Alza dito medio a Trump, la sua azienda la licenzia: “Immagini oscene”
La donna diventata famosa per alzato il dito medio al passaggio del corteo presidenziale che accompagnava Donald Trump ha perso il lavoro. La donna, Juli Briskman, 50enne madre di due bambini: dopo che la sua foto è diventata virale e ha fatto il giro del mondo, è stata licenziata. La società di comunicazione e marketing per cui Briskman lavorava, la Akima, contractor del governo federale, non ha gradito che la propria immagine venisse associata a una delle sue dipendenti e alla donna è stato chiesto di liberare la sua scrivania.
La foto ha fatto il giro del mondo
La foto di quella donna in bicicletta che, mentre sta passando il corteo di auto con il presidente Trump, alza il dito medio in segno di protesta, ha fatto il giro del mondo.
Lo scatto rimbalza sui social network e diventa virale. Al punto che qualcuno, scherzando (o forse no), suggerisce di candidare la donna contro Trump alle prossime elezioni. Dopo tanto clamore lei esce allo scoperto, e all’Huffington spiega perché l’ha fatto: “Stavo pensando ai Daca che saranno cacciati via (i clandestini portati in Usa da piccoli, ndr), al ritiro degli spot per iscriversi all’Obamacare, al fatto che solo un terzo di Porto Rico ha elettricità mentre lui è di nuovo sul campo da golf”.
Le motivazione dell’azienda sul licenziamento
La società di comunicazione e marketing per cui lavorava la Briskman, però, non ha gradito. La società Akima ha dato il benservito alla donna, sottolineando che, con il suo gesto, ha violato il codice etico di condotta. Lei ha provato a difendersi dicendo che non era riconoscibile dalla foto. Ma non c’è stato nulla da fare. Quel gesto, considerato “osceno e scostumato”, le è costato il posto.
“In un certo senso non sono mai stata meglio – ha detto la donna . Sono arrabbiata per la direzione del nostro Paese. Sono inorridita. È stata per me l’occasione per dire qualcosa”. E quando le hanno chiesto se lo rifarebbe di nuovo, ha risposto senza esitazioni: “Sì, lo rifarei subito”.