Dj Fabo, giudice respinge archiviazione di Cappato: ci sarà un’udienza

Dj Fabo, giudice respinge archiviazione di Cappato: ci sarà un’udienza

Respinta dal Gip la richiesta di archiviazione della procura di Milano per Marco Cappato, accusato di “aiuto al suicidio’ in Svizzera di Dj Fabo.

Il giudice ha fissato un’udienza tra le parti, alle quali ha notificato la convocazione per il 6 luglio prossimo.

Dopo l’udienza, il gip potrà accogliere l’archiviazione o respingerla e ordinare alla Procura di chiedere il rinvio a giudizio di Cappato.

Reazioni positive alla decisione del Gip in procura. Nella richiesta di archivizione, i pm avevano sostenuto che per chi è nelle condizioni di Fabiano Antoniani, il giovane dj rimasto cieco e tetraplegico per un incidente stradale, esiste il diritto al suicidio.

Le argomentazioni dei pm

“Nelle condizioni in cui si trovava e con l’esito che gli era stato prospettato in caso di rinuncia alle cure, bisogna riconoscere che il principio del rispetto della dignita’ umana impone l’attribuzione a Fabiano Antoniani, e in conseguenza a tutti gli individui che si trovano nelle medesime condizioni, di un vero e proprio ‘diritto al suicidio’ attuato in via indiretta mediante la ‘rinunzia alla terapia’, ma anche in via diretta, mediante l’assunzione di una terapia finalizzata allo scopo suicidario”.

Il messaggio di dj Fabo a Mattarella

«Signor Presidente della Repubblica, vorrei poter scegliere di morire, senza soffrire. Ma ho scoperto di aver bisogno di aiuto». Fabiano Antoniani si rivolge a Sergio Mattarella con un video. Due minuti in cui — attraverso la voce della sua fidanzata Valeria perché lui fa molta fatica a parlare — riassume la propria storia e chiede al capo dello Stato di «intervenire» perché si sblocchi la proposta di legge per legalizzare l’eutanasia.

Le ultime parole sui social

“Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato, purtroppo, con le mie forze e non con l’aiuto del mio Stato. Volevo ringraziare una persona che ha potuto sollevarmi da questo inferno di dolore, di dolore, di dolore. Questa persona si chiama Marco Cappato e lo ringrazierò fino alla morte. Grazie Marco. Grazie mille”.

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