Donald Trump perde pezzi: licenziato responsabile agli affari esteri
Prima uno scivolone in conferenza, poi l’ennesimo licenziamento del suo mandato. Donald Trump non smette mai di far parlare di sé tra una dichiarazione impopolare e un’azione clamorosa. L’ultima decisione del neo-presidente americano è stata quella di cacciare Craig Deare, responsabile per gli affari esteri nell’emisfero occidentale. Il licenziamento è stato seguito da grosse critiche di Daere nei confronti del magnate americano. La Casa Bianca ha spiegato la decisione dicendo che non avrebbe avuto senso avere un funzionario in contrasto con le idee del presidente.
Ieri, invece, una gaffe che ha rischiato di causare disagi con la Svezia. Durante un comizio, Trump ha fatto riferimento ad un presunto attacco terroristico in Svezia venerdì scorso. Un attacco che però non è mai avvenuto. Su Twitter, il presidente-tycoon ha spiegato: “La mia dichiarazione su quanto accaduto in Svezia faceva riferimento a una storia trasmessa da Fox News riguardante gli immigrati e la Svezia”.
“La trasmissione messa in onda ieri – spiega Ami Horowitz, autore del documentario – faceva riferimento ad un aumento della violenza con armi da fuoco e delle violenze sessuali in Svezia da quando è stata adottata la politica delle porte aperte ai rifugiati”.
Una “scusa” che non ha convinto molti. La frase di Trump era infatti ben precisa: “Guardate cos’è successo in Svezia ieri sera… Chi poteva immaginarlo? Stanno avendo problemi che non avrebbero mai pensato di avere”.
Durante il comizio, inoltre, puntuali le solite critiche alla stampa e ai media. Il segretario alla difesa, John Mattis, ha voluto prendere le distanze dalle frasi del presidente, dicendo di non considerare in alcun modo i media dei nemici. Critiche più dure dal senatore statunitense John McCain che paragona la figura di Trump a quella di un dittatore.