Donnarumma: “L’Europa può essere conquistata dall’Italia”

Donnarumma: “L’Europa può essere conquistata dall’Italia”

Gianluigi Donnarumma dell’Italia in azione durante una sessione di allenamento dell’Italia presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano il 31 maggio 2024 a Firenze, Italia.

Firenze (ITALPRESS) – “Sicuramente c’è molta responsabilità, sono orgoglioso di portare la fascia e di essere un esempio. Ed è emozionante perché poi portare la fascia da capitano della Nazionale è un onore e un privilegio”. Gianluigi Donnarumma racconta le sue emozioni da capitano di una Nazionale che ieri ha iniziato il raduno pre-Europei. In un’intervista a Sky Sport il numero 1 azzurro, uno dei campioni d’Europa di tre anni fa, parla del significato di portare la fascia al braccio. “Io cerco di dare l’esempio, di essere me stesso… il Gigio di sempre, non modificando niente. Però essere un esempio credo sia la prima cosa, poi ho avuto molti esempi come Giorgio Chiellini, come Leo Bonucci, come Gigi Buffon… quindi qualcosa prendi anche da loro. Però la prima cosa è essere d’esempio per la squadra”.

Un’Italia ovviamente diversa da quella del 2021, ma al di là di giocatori e ct diversi, per Donnarumma la priorità è sempre quella. “La cosa principale è creare il gruppo: abbiamo qualità, abbiamo un grande allenatore che sicuramente ci metterà a posto e ci farà sentire importanti. Prepariamo le partite alla grande, quindi sicuramente avremo tutto per fare un grande Europeo”.

Da Mancini a Spalletti. “Ogni allenatore ha una sua filosofia. Con mister Spalletti ci troviamo tutti molto bene sappiamo che risultati ha portato negli anni precedenti, sappiamo cosa ci può dare, lavora tanto tatticamente. Preparamo bene le partite, anche fuori dal campo stiamo molto bene; ci fa stare molto bene, quindi sono sicuro che ci porterà grandi risultati”.

Il ct lo ha sempre difeso. “Non è scontato, lo ringrazio per la fiducia che ogni volta mi dà, mi dà tanto. Mi dà tantissimi consigli, parliamo spesso e questo per me è molto importante. Ascoltare un allenatore con un’esperienza così grande ti dà una mano e quindi per me è molto importante prendere tutti i consigli che mi può dare. Se parliamo in napoletano? No il mister non parla in napoletano, ma qualche parola la parla. Lui ha vissuto un’esperienza grandissima a Napoli, una città che gli ha dato tanto. Si emoziona ogni volta quando si parla di Napoli e sono molto contento, sono molto contento di quello che si era venuto a creare a Napoli. Ora però è il nostro allenatore e speriamo di portare veramente gioia in tutto il Paese”.

Non sarà facile perché già nella fase a gironi, l’Italia dovrà fare i conti con Nazionali molto attrezzate come Spagna e Croazia senza snobbare l’Albania, avversaria del debutto. “È un gruppo tosto ma tosto anche per gli altri perché quelli che ci affronteranno sanno che affronteranno un’Italia forte, un’Italia con idea e quindi è un girone duro: com’è duro per noi sarà duro anche per gli altri”.

Donnarumma non fa pronostici. “Si ragiona per gradi, come abbiamo fatto nell’Europeo del 2021. Ogni partita ha una storia diversa: dobbiamo affrontare ogni gara come se fosse l’ultima e come se fosse una finale. Quindi, c’è da prepararsi bene, c’è da rimboccarsi le maniche perché saranno tutte partite complicate”.

Lui capitano, ma i leader non mancano in questo gruppo. “Siamo tanti in questa squadra. Tutti si devono sentire capitani, tutti si devono sentire leader, tutti devono essere d’esempio per la squadra perché l’importante è avere un gruppo unico, un gruppo unito. Quello è molto importante veramente e lo stiamo creando, si è creato veramente un legame importante tra tutti noi”.

Guardando la rosa e i suoi compagni di avventura, Donnarumma non se la sente di indicare i giocatori che potenzialmente potranno essere decisivi. “Penso che tutti possano dare qualcosa di importante: chi verrà, chi il mister deciderà che in quel momento farà parte della Nazionale, tutti possono dare una mano importante qualunque giocatore sia. Tutti veramente possono dare una mano e sentirsi importanti per questa squadra”.

Buffon è stato il suo capitano, il suo predecessore, adesso è il capo-delegazione. “Abbiamo un rapporto splendido. Importante averlo con noi, perché veramente solo con un suo sguardo ti dà tanto. Averlo in spogliatoio con noi, averlo tutti i giorni lì, avere Gigi che ti parla e ti dà consigli per la storia che ha fatto per quello che ha dato all’Italia e per quello che ha dato al suo club. Anche quanto ti dice una parola la prendi al volo e quindi per noi averlo già solo lì in spogliatoio è una grande forza”.

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