Douglas Tompkins ha donato cinque parchi nazionali al Cile
Quando si compie un bel gesto, non solo non si viene creduti, ma capita anche di essere accusati di qualcosa di ingiusto. È accaduto all’eco-milionario fondatore di North Face, Douglas Tompkins. Il suo desiderio era quello di salvare la natura: boschi, fiumi e le intere foreste del Cile.
La sua seconda moglie Kris McDivitt Tompkins ha donato 400mila ettari al governo del Cile per conservare la biodiversità e creare cinque nuovi parchi nazionali. Una bellissima donazione di terra, che un privato abbia mai fatto, ma anche la più grande che sia mai esistita.
Douglas Tompkins ha fondato il marchio di abbigliamento outdoor e sportivo, North Face, nel 1964.
Quattro anni dopo l’ha venduto per dedicarsi insieme alla prima moglie al brand Esprit. Ceduto anche questo, grazie al sostegno del fondatore di Patagonia, Yvon Chouinard, iniziò a dare vita al suo sogno. Tompkins ha comprato migliaia di ettari in Cile per salvaguardarli dai latifondisti, possedendo così fino a 890mila ettari in Sud America. Ha dedicato gli ultimi anni della sua vita alla battaglia ecologista. Nel 2015, Douglas Tompkins è scomparso all’età di 72anni, a causa di una ipotermia. Un incidente in kayak proprio nelle terre cilene.
Tompkins fece di tutto per combattere la perdita di biodiversità. Così sua moglie ha portato avanti la volontà del marito Doug. Infatti, Kris ha donando al governo cileno un’enorme area, che diventerà protetta ed entrerà a far parte di un gigantesco parco nazionale. L’accordo prevede la nascita di cinque nuovi parchi nazionali. La fondazione Tompkins sostiene che le aree naturali produrranno un ricavato di 270 milioni di dollari annui in ecoturismo. Questo favorirà, anche, la possibilità di offrire lavoro a più di 40mila persone.
Per il Cile è un gesto stupendo. Un grande cambiamento, visto i continui cambiamenti climatici che incidono su quello che Madre Natura ha creato. Un tema che l’imprenditore americano aveva molo a cuore. Ma non è tutto. Fra le terre acquistate e difese dai Tompkins, c’è anche un’ampia parte del territorio della Patagonia che, fra pochi mesi, sarà donata al governo argentino. Ma alle stesse condizioni, che sia trasformata in un’area protetta.