Due teatri candidati per l’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco per il 2026
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BOLOGNA (ITALPRESS) – Tra i teatri italiani più antichi, il Mariani di Sant’Agata Feltria e il Goldoni di Bagnacavallo sono candidati per il Patrimonio mondiale Unesco 2026. Costruiti nel XVIII e XIX secolo, rappresentano l’eccellenza dei teatri condominiali italiani. Un patrimonio culturale unico, testimone della ricchezza artistica e sociale delle comunità locali. L’iniziativa, promossa dalle Regioni Marche, Emilia-Romagna e Umbria, è un riconoscimento della storia e dell’arte italiane. I teatri, legati al grande Vittorio Gassman e a Carlo Goldoni, testimoniano l’importanza della conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale per le generazioni future.
Teatri storici italiani candidati al Patrimonio mondiale Unesco
Il teatro in legno più antico d’Italia, scoperto da Vittorio Gassman, è uno dei candidati per l’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale Unesco nel 2026. Questo teatro, insieme a quello intitolato a Carlo Goldoni, rappresenta un patrimonio culturale straordinario che riunisce i teatri condominiali più rappresentativi sviluppati tra il Settecento e l’Ottocento.
Il Mariani di Sant’Agata Feltria e il Goldoni di Bagnacavallo sono tra i 18 teatri di altrettanti Comuni delle regioni Marche, Emilia-Romagna e Umbria che sono stati selezionati per questa candidatura. Questi teatri sono testimoni della ricchezza culturale e storica che caratterizza ancora oggi queste zone e sono parte di un progetto che mira a valorizzare e conservare il patrimonio culturale italiano.
L’amministrazione e gli abitanti di Bagnacavallo e Sant’Agata Feltria sono orgogliosi che i loro teatri siano stati scelti per questa importante iniziativa. Lavorano insieme per preservare e tramandare questo importante patrimonio alle generazioni future, continuando a collaborare con diverse entità coinvolte nel progetto.
Questa candidatura è stata promossa dalla Regione Marche, in collaborazione con le Regioni Emilia-Romagna e Umbria, i Comuni interessati e con il supporto delle autorità competenti del Ministero della Cultura. Si tratta di un riconoscimento dell’unicità di questi teatri storici italiani e della significativa storia culturale che essi rappresentano.
Teatri storici d’Italia candidati al Patrimonio mondiale Unesco
Il teatro in legno più antico d’Italia, scoperto da Vittorio Gassman che recitò la Divina Commedia per la Rai, è uno dei candidati all’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale Unesco per il 2026. Si tratta del teatro Mariani di Sant’Agata Feltria (Rn) e del teatro Goldoni di Bagnacavallo (Ra), entrambi simboli di un passato ricco di cultura e tradizione. Questi teatri sono parte di un progetto che coinvolge 18 Comuni delle regioni Marche, Emilia-Romagna e Umbria, per preservare e valorizzare il patrimonio culturale legato ai teatri condominiali all’italiana tra XVIII e XIX secolo.
La notizia della candidatura di questi teatri viene accolta con entusiasmo dagli abitanti locali, che vedono riconosciuto il valore e l’importanza di questi luoghi storici. Il Teatro Goldoni di Bagnacavallo, in particolare, si distingue per il suo legame con la figura di Carlo Goldoni, celebre commediografo italiano. L’Ufficio Cultura del Comune e Accademia Perduta/Romagna Teatri hanno lavorato alla preparazione del dossier di candidatura, dimostrando l’impegno delle istituzioni nel valorizzare il patrimonio culturale e sociale legato al teatro.
La Regione Marche, in collaborazione con Emilia-Romagna e Umbria, ha promosso l’iniziativa, supportata dal Ministero della Cultura e dalla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unesco, per ottenere il riconoscimento internazionale di questi teatri storici. La candidatura è vista come un’opportunità per conservare e trasmettere alle future generazioni la ricchezza culturale e artistica di queste aree, testimoni di una tradizione secolare che continua a vivere nei cuori e nelle menti delle persone.
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