“E’ urgente investire per migliorare la situazione degli stadi” – Quintieri
Il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Beniamino Quintieri, ha illustrato il cambiamento dell’ente da economico a società per azioni, con un nuovo nome che sottolinea il coinvolgimento nella cultura oltre allo sport. L’Italia ospiterà gli Europei del 2032, ma le infrastrutture sportive sono obsolete e richiedono investimenti. Quintieri sottolinea l’importanza della collaborazione pubblico-privato per realizzare progetti significativi. Infine, l’Italia possiede un patrimonio storico e artistico unico al mondo, che necessita di essere valorizzato. L’obiettivo dell’Istituto è supportare i comuni nell’ammodernamento e sfruttamento di questo tesoro nazionale.
Il cambiamento dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale
Il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Beniamino Quintieri, ha dichiarato che il passaggio da ente pubblico economico a società per azioni è stato un cambiamento significativo. Questa trasformazione ha permesso anche un aggiornamento del nome dell’istituto, rendendo evidente il suo coinvolgimento non solo nel settore dello sport, ma anche nella cultura.
L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale è unica nel suo genere nel panorama internazionale, con l’obiettivo di promuovere e sostenere sia il patrimonio sportivo che culturale. Quintieri ha sottolineato l’importanza di questa missione e la volontà di continuare a perseguirla con maggiore enfasi e entusiasmo.
Gli investimenti negli stadi in Italia negli ultimi vent’anni sono stati inferiori rispetto ad altri Paesi europei, come la Polonia e la Turchia. Questo ha portato a una situazione in cui molti stadi italiani sono datati e non rispondono ai criteri moderni di funzionalità e fruibilità. Con l’organizzazione degli Europei di calcio del 2032, l’Italia dovrà investire per adeguare le proprie infrastrutture.
La collaborazione tra settore pubblico e privato è essenziale per realizzare investimenti significativi nell’ambito sportivo e culturale. Quintieri ha sottolineato la necessità di rafforzare questa partnership per garantire lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio italiano, ricco di siti storici e artistici di grande valore.
L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale: una realtà unica nel panorama internazionale
Il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Beniamino Quintieri, ha sottolineato che l’Istituto è l’unica realtà nel panorama economico internazionale che si occupa sia di patrimonio sportivo che culturale. Questo cambiamento in società per azioni ha permesso di comunicare in modo più evidente la loro missione, che va oltre lo sport e include anche la cultura. Quintieri ha espresso la volontà dell’Istituto di continuare su questa strada con maggiore enfasi ed entusiasmo per soddisfare le aspettative del pubblico.
L’Italia si prepara ad ospitare gli Europei di calcio del 2032 insieme alla Turchia, ma la situazione delle infrastrutture sportive non è ottimale. L’Italia non figura tra i primi dieci Paesi per gli investimenti negli stadi negli ultimi vent’anni, mentre Paesi come la Polonia e la Turchia hanno costruito molti stadi moderni. Quintieri ha sottolineato la necessità di investire per migliorare gli stadi italiani, che sono in media molto vecchi rispetto agli standard moderni, e renderli luoghi vivi e multifunzionali.
L’Istituto enfatizza l’importanza della partnership tra pubblico e privato per fare investimenti rilevanti nelle infrastrutture sportive italiane. Senza questa collaborazione stretta, sarebbe difficile portare avanti progetti di ristrutturazione e modernizzazione degli impianti sportivi. Quintieri sottolinea che è fondamentale rafforzare questa collaborazione per garantire un futuro migliore per lo sport italiano.
Infine, l’Istituto mira a valorizzare il patrimonio storico e artistico italiano, che ha un potenziale straordinario. Molte città italiane hanno siti che meriterebbero di essere valorizzati e modernizzati. L’Istituto si impegna a sostenere i comuni nel valorizzare questo importante patrimonio attraverso investimenti e risorse, per creare un ambiente culturale e sportivo ricco e florido.
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