Eccessiva ipervigilanza: quando il pericolo viene percepito in modo cronico

Eccessiva ipervigilanza: quando il pericolo viene percepito in modo cronico

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L’ipervigilanza è uno stato mentale di ipersensibilità e maggiore attenzione agli stimoli esterni. La maggiore vigilanza è rivolta all’ambiente circostante, a tutto ciò che accade intorno a noi, incluse le azioni e i comportamenti delle altre persone, percepiti come dei pericoli in agguato. Secondo l’American Psychiatric Association (APA), le persone si comportano come se fossero costantemente minacciate dal trauma, reagendo in modo violento e improvviso, avendo problemi di concentrazione, memoria e avvertendo costantemente un senso di pericolo.

Le cause dell’ipervigilanza possono essere varie, tra cui disturbi psicologici come il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), situazioni di stress prolungato o cronico, ansia e traumi passati. Vivere con l’ipervigilanza può essere difficile e avere effetti negativi sulla vita sociale e personale di chi ne soffre, quindi è fondamentale conoscere le cause e imparare a gestirla.

L’ipervigilanza può manifestarsi in diverse tipologie, come l’ipervigilanza sociale, notturna e relazionale, con sintomi fisici, psicologici, emotivi e comportamentali. I sintomi fisici includono sudorazione, battito cardiaco accelerato, respiro veloce, affannamento, affaticamento e spossatezza. Quelli mentali ed emotivi possono manifestarsi con sbalzi d’umore, nervosismo, chiusura in se stessi, emozioni esagerate e disturbi del sonno. I sintomi comportamentali riguardano le reazioni nervose e istintive verso gli stimoli esterni, come il timore del giudizio degli altri, il disagio al centro dell’attenzione e la costante sensazione di essere osservati.

Per gestire l’ipervigilanza, è consigliabile rivolgersi a un professionista e considerare la terapia cognitivo comportamentale. Altri approcci terapeutici possibili includono la terapia dell’esposizione e, in casi più gravi, la terapia farmacologica. È importante anche sperimentare tecniche di rilassamento e respirazione, oltre alla mindfulness e alla gestione dello stress attraverso esercizio fisico, programmazione delle attività e il controllo delle emozioni. In generale, è essenziale trovare un equilibrio tra prevenire situazioni stressanti, evitare luoghi affollati e prendere il controllo della propria mente per affrontare l’ipervigilanza in modo efficace.

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