Economia italiana in crescita per Fmi, ma restiamo ultimi in Europa

Economia italiana in crescita per Fmi, ma restiamo ultimi in Europa

Economia italiana in crescita nonostante l’incertezza politica. E’ questa la valutazione espressa dal Fondo monetario internazionale nei riguardi del nostro Paese nel World Economic Outlook (WEO), il rapporto sull’economia globale che periodicamente l’Istituto delle Nazioni Unite pubblica.

Economia italiana in crescita, nel 2019 si prevede un rialzo dell’1,1%

Il Fondo monetario internazionale nel suo Rapporto economico mondiale fissa la crescita del Pil italiano nel 2018 all’1,5% con un tasso di crescita pari a quello del 2017. Nel 2019 si prevede un rialzo dell’1,1% ma nonostante questi dati positivi l’Italia è l’ultimo Paese nell’area euro per la crescita.

Anche Spagna e Grecia cresceranno più dello Stivale nel corso del 2018, rispettivamente del 2% e del 2,8% mentre la media dell’Eurozona si attesta al 2,4%, trascinata dalla Germania con un +2,5%.

L’Italia può vantare però una disoccupazione inferiore a Madrid e Atene: il tasso dei senza lavoro è previsto in discesa al 10,9% quest’anno e al 10,6% il prossimo.

Acausa dell’inflazione, per i prezzi al consumo italiani, il Fondo stima un aumento dell’1,1% nella media del 2018 e dell’1,3% nel 2019. In Italia ciò che preoccupa è l’incertezza politica post elettorale perché “crea rischi nell’implementazione delle riforme” in quanto una situazione politica instabile potrebbe far venire meno il necessario consenso della popolazione ai fini della realizzazione delle riforme economiche.

La crescita delle quattro grandi nazioni dell’eurozona

Tra le quattro grandi nazioni dell’eurozona, quella che nel medio termine terrà meglio è la Francia. A Madrid il Pil crescerà del 2,8 per cento nel 2018 e del 2,2 nel 2019 dopo il +3,1 nel 2017; a Berlino è atteso un +2,5 per cento quest’anno e +2 il prossimo; la Francia dovrebbe crescere del 2,1 per cento nel 2018 e del 2 nel 2019. In Grecia è attesa un’espansione del 2 per cento nel 2018 e dell’1,8 nel 2019 dopo il +1,4 del 2017: siamo su tassi di crescita ben superiori a quelli italiani.

Nel fornire le sue previsioni, il Fondo ha osservato una ripresa degli investimenti nelle economie avanzate, una crescita che ha continuato ad essere forte in Asia.

Tra i rischi il Fondo cita politiche nazionali che ledono il commercio internazionale e un peggioramento delle tensioni geopolitiche. Ecco perché – come spiegato in più occasioni da Lagarde – bisogna sfruttare il momento attuale per attuare le riforme a beneficio di tutti.

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