Elezioni del 2024: Le proposte dei candidati su clima in Usa, Regno Unito e Australia

Elezioni del 2024: Le proposte dei candidati su clima in Usa, Regno Unito e Australia

Questo articolo, inizialmente scritto in lingua inglese, mette in evidenza come le politiche verdi siano al centro dell’attenzione non solo in Europa, ma anche in tutto il mondo. Numerosi leader politici hanno annunciato la loro intenzione di rivedere le iniziative sul clima in caso di vittoria alle elezioni. I risultati delle elezioni parlamentari dell’UE hanno segnato la fine del Parlamento europeo più verde di sempre, con i partiti verdi che hanno perso seggi e scendendo dal quarto al sesto posto con 53 seggi.

La vittoria di partiti radicali di destra e di sinistra, spesso contrari al Green Deal, potrebbe mettere a rischio ulteriori misure per raggiungere gli obiettivi di zero netto. Le misure già adottate possono essere difese, ma quelle nuove potrebbero portare a disaccordi, ponendo alla prova il nuovo parlamento.

Non solo in Europa, ma anche nel Regno Unito le politiche climatiche sono oggetto di dibattito. Il primo ministro Rishi Sunak e il leader laburista Keir Starmer hanno ricevuto critiche per i rispettivi approcci alle politiche climatiche. Sunak ha lanciato allarmi sui costi della transizione a zero emissioni durante un dibattito televisivo, attaccando alcune iniziative green. Starmer, dal canto suo, ha presentato piani energetici per la Great British Energy Company.

Anche in Australia le elezioni politiche si preannunciano interessanti dal punto di vista delle politiche climatiche. Il leader dell’opposizione Peter Dutton si è opposto all’obiettivo del Paese di ridurre le emissioni di gas serra entro il 2030, rischiando di abbandonare l’Accordo di Parigi. Mentre il Partito Laburista e il Partito Liberale australiano hanno obiettivi simili riguardo all’energia rinnovabile, i loro approcci differiscono.

Negli Stati Uniti, le elezioni presidenziali vedono posizioni molto polarizzate sull’azione climatica. Il presidente Joe Biden ha investito una cifra record in iniziative per l’energia pulita e il clima, mentre l’ex presidente Trump si è ritirato dall’Accordo di Parigi. Una sua possibile rielezione porterebbe a un significativo aumento delle emissioni statunitensi entro il 2030.

In tutto il mondo, le politiche climatiche sono al centro del dibattito politico, con approcci divergenti che riflettono l’importanza e la complessità della sfida climatica globale.

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