Elezioni USA 2024: il déjà vu del 1968 si avvicina a Biden, Trump e Kennedy
Le elezioni presidenziali del 2024 negli Stati Uniti stanno assumendo sempre più somiglianze con quelle cruciali del 1968. In quell’anno, il repubblicano Richard Nixon trionfò, sconfiggendo il democratico Hubert Humphrey per conquistare la Casa Bianca. Queste elezioni segnarono un cambiamento nel processo di selezione dei candidati presidenziali, poiché fu il pubblico a influenzare in modo significativo l’esito delle primarie. Questa nuova dinamica politica introdotta nel 1968 ha plasmato il sistema elettorale presidenziale attuale.
Gli Stati Uniti del 1968 erano divisi da conflitti sociali e politici, con manifestazioni pacifiste e violente in corso contro la guerra in Vietnam e per i diritti civili. L’assassinio di leader come Martin Luther King, Malcom X e il senatore Robert F. Kennedy hanno contribuito a intensificare la tensione nel paese. La rinuncia del presidente Lyndon Johnson alle elezioni del ’68 ha aperto la strada a Kennedy, che ha intrapreso una corsa presidenziale contro McCarthy e Humphrey.
La situazione politica attuale del 2024 vede il presidente Biden impegnato nella riconferma, ma la sua popolarità è stata messa in discussione a causa delle crescenti tensioni internazionali e delle controversie sul suo coinvolgimento nel conflitto tra Israele e i palestinesi. Questo scenario ha spinto Robert F. Kennedy Jr., figlio del defunto senatore, a candidarsi come indipendente contro Biden e potenzialmente Trump.
La campagna elettorale per la riconferma di Biden ha visto la partecipazione di importanti figure del Partito Democratico, tra cui Barack Obama e Bill Clinton, evidenziando l’impegno a mantenere un fronte unito. Tuttavia, le proteste contro la politica estera del presidente e la presenza di donazioni di grandi somme di denaro sollevano dubbi sulla vera rappresentatività della sua coalizione.
Nel panorama internazionale, il confronto tra la NATO e la Russia nel 2024 ricorda il clima di tensione degli anni ’60, con il rischio di una escalation di conflitti che potrebbero influenzare le elezioni presidenziali. Il confronto tra i candidati attuali e le loro posizioni sui problemi globali potrebbe determinare il futuro politico degli Stati Uniti.
La storia politica degli anni ’60 offre numerosi spunti di riflessione e parallelismi con l’attualità, suggerendo che la vittoria elettorale non è mai scontata e che le sfide politiche e sociali possono influenzare in modo significativo l’esito delle elezioni. La domanda su chi prevalga tra i principali contendenti – Kennedy, Biden e Trump – rimane aperta, con incognite che potrebbero determinare il risultato delle elezioni del 5 novembre.