Enpaia-Censis: Il vino italiano è la scelta preferita del 96,5% degli italiani

Enpaia-Censis: Il vino italiano è la scelta preferita del 96,5% degli italiani

A Verona, durante il Vinitaly, è stato presentato l’Osservatorio del mondo agricolo Enpaia-Censis “Il consumo di vino per generazioni. Analogie e differenze dei modelli di consumo per età”. Questo studio analizza come il rapporto degli italiani con il vino sia cambiato nel tempo, diventando una presenza costante nella vita di ogni persona. Il consumo responsabile del vino è un aspetto importante del rapporto degli italiani con questa bevanda e coinvolge persone di tutte le età.

Nel corso degli ultimi venti anni, c’è stato un aumento nel numero di giovani (tra 18 e 34 anni) che consumano vino, mentre si è registrata una diminuzione tra le persone di età compresa tra i 35 e i 64 anni e gli anziani con più di 65 anni. I giovani vedono il vino come strumento di socializzazione e convivialità, mentre gli adulti tendono a berlo come parte integrante dei pasti. Gli anziani, invece, consumano il vino durante i pasti in compagnia di altre persone.

La stragrande maggioranza degli italiani, il 96,5%, preferisce il vino italiano, indipendentemente dall’età. Inoltre, l’83,1% dei consumatori preferisce vini con denominazione di origine controllata e indicazione geografica protetta. Il vino italiano è associato alla qualità (96,2%), al gusto (96,1%), alla tradizione (93,8%), all’identità (92%) e alla sostenibilità (84,4%).

Il 54,8% degli italiani afferma di essere emozionato nel scegliere un buon vino, con una percentuale maggiore tra i giovani (53,7%), gli adulti (64,8%) e gli anziani (37,8%). La maggior parte degli italiani (93,8%) ritiene che sia possibile educare le persone a bere vino in modo responsabile e moderato.

La stragrande maggioranza degli italiani è contraria alle iniziative che demonizzano il vino, comprese eventuali etichette negative. Questa posizione è condivisa da giovani (66,5%), adulti (79,4%) e anziani (73,8%). Gli italiani apprezzano le diverse sfumature dei vini italiani e ritengono che il cambiamento climatico possa influenzare il tipo di vino disponibile sul mercato.

Gli italiani hanno fiducia nelle imprese del settore vitivinicolo nell’affrontare le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità. Le aziende agricole che coltivano le viti sono diminuite nel corso degli anni, diventando meno numerose ma più estese. Le imprese industriali coinvolte nella produzione di vino hanno subito una leggera diminuzione, ma il numero di addetti è aumentato.

Per Giorgio Piazza, presidente della Fondazione Enpaia, l’aumento dei giovani che bevono in modo consapevole è un segnale positivo. Sara Lena, ricercatrice del Censis, sottolinea l’importanza del consumo consapevole e responsabile del vino, che rimane un elemento fondamentale nella cultura italiana.

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