Epidemia silenziosa di HIV: strategie a lungo termine.

Epidemia silenziosa di HIV: strategie a lungo termine.

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L’HIV rimane una delle principali sfide di salute pubblica in Italia, con un aumento significativo di casi negli ultimi 20 anni. Nonostante l’epidemia silenziosa, l’evoluzione terapeutica offre speranza, specialmente con l’introduzione della PrEP Long-Acting. L’importanza della diagnosi tempestiva e dell’accesso equo alle cure è sottolineata durante l’evento ‘HIV Call 2024’ presso la Camera dei Deputati. I trattamenti innovativi stanno trasformando la gestione dell’HIV e migliorando la qualità della vita dei pazienti. È cruciale superare lo stigma e rendere le terapie Long-Acting accessibili a tutti per eradicare l’epidemia entro il 2030.

Il bisogno urgente di affrontare l’emergenza legata all’HIV in Italia

L’HIV rimane una delle sfide più pressanti per la salute pubblica in Italia. Nel corso degli ultimi 20 anni, il numero delle persone affette da HIV nel Paese è raddoppiato, passando da circa 70.000 casi nel 2000 a oltre 120.000 nel 2023. Nonostante l’incidenza dell’infezione si stia riducendo, il numero di persone con HIV residenti in Italia continua ad aumentare ogni anno, a causa della scarsa informazione che porta a diagnosi tardive. Questo ritardo nella diagnosi ostacola i progressi nel contrastare la diffusione del virus.

Nonostante l’allarme generato dai numeri, esistono speranze nell’evoluzione e nell’innovazione terapeutica. Attualmente, i trattamenti disponibili consentono di ridurre significativamente il rischio di infezione e di gestire l’HIV come una condizione cronica curabile. La recente introduzione della Profilassi Pre-Esposizione (PrEP) a rilascio lento rappresenta un importante passo avanti nella prevenzione dell’HIV. Questa nuova strategia, somministrata per via intramuscolare ogni due mesi, garantisce un rilascio prolungato del farmaco nel sangue, mantenendo livelli terapeutici ottimali per contrastare l’infezione.

La recente conferenza ‘HIV Call 2024′ presso la Camera dei Deputati ha offerto un’importante piattaforma di confronto tra clinici, istituzioni e associazioni di pazienti, focalizzata sulle innovazioni terapeutiche e sulle sfide della prevenzione dell’HIV. L’evento ha evidenziato l’importanza di mantenere l’attenzione sul tema dell’HIV e di promuovere un approccio integrato alla salute umana, animale e ambientale per contrastare efficacemente l’emergenza sanitaria legata al virus.

Per raggiungere l’obiettivo dell’OMS di eradicare l’epidemia da HIV entro il 2030, è cruciale un impegno congiunto tra istituzioni nazionali e regionali, comunità scientifica e associazioni di pazienti. Solo attraverso questa collaborazione sinergica sarà possibile ottenere progressi significativi nel garantire la prevenzione, l’accesso equo alle cure e una migliore qualità di vita per le persone coinvolte nella lotta contro l’HIV.

La sfida dell’HIV in Italia: l’emergenza silenziosa

L’HIV rappresenta una delle più urgenti sfide di salute pubblica in Italia. Negli ultimi 20 anni, il numero di persone con HIV nel nostro Paese è raddoppiato, passando da circa 70.000 casi nel 2000 a oltre 120.000 nel 2023. Nonostante l’incidenza dell’infezione si riduca, il numero di persone HIV positive residenti continua ad aumentare ogni anno, mostrando la necessità di maggiori sforzi nella prevenzione e nella gestione della malattia.

Nonostante i numeri allarmanti, l’evoluzione e l’innovazione terapeutica offrono una speranza per le persone a rischio di contrarre l’HIV e per coloro che già ne sono affetti. Gli strumenti terapeutici disponibili permettono di ridurre significativamente il rischio di infezione e migliorare gli esiti gravi, trasformando l’HIV in una condizione cronica curabile. In particolare, la Profilassi Pre-Esposizione (PrEP) Long-Acting, somministrata per via intramuscolare ogni due mesi, rappresenta un significativo progresso nella prevenzione dell’infezione rispetto alla tradizionale profilassi giornaliera.

Oggi l’attenzione si focalizza sulla necessità di rendere la Long-Acting PrEP ampiamente disponibile per proteggere la salute pubblica. L’obiettivo dell’OMS è che entro il 2025 l’86% delle persone con HIV raggiunga una carica virale non rilevabile e il 95% delle persone a rischio abbia accesso alla PrEP. Questo richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, della comunità scientifica e delle associazioni di pazienti per garantire un’efficace prevenzione e gestione dell’HIV.

L’incontro ‘HIV Call 2024’ presso la Camera dei Deputati è stato un’importante occasione di confronto tra clinici, istituzioni e associazioni di pazienti sulle innovazioni terapeutiche e sulle sfide della prevenzione dell’HIV. La necessità di superare le barriere legate allo stigma e rendere le terapie innovative accessibili a tutti i pazienti è fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo dell’OMS di eradicare l’epidemia da HIV entro il 2030.

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