Erutta il vulcano a Fernandina, la famosa isola delle Galápagos che ospita l’ultima tartaruga gigante del pianeta
Questo articolo è stato inizialmente pubblicato in inglese. Fernanda, una femmina di tartaruga, è stata scoperta a Fernandina nel 2019. Un vulcano sull’isola delle Galápagos potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza dell’ultimo esemplare superstite di una specie di tartaruga gigante. Si tratta del vulcano La Cumbre, situato sull’isola di Fernandina, che ha iniziato a eruttare sabato sera, illuminando il cielo notturno con uno spettacolare fenomeno eruttivo.
Secondo gli esperti dell’Istituto Geofisico dell’Ecuador, questa potrebbe essere la più grande eruzione del vulcano La Cumbre dal 2017. L’ultima eruzione risale al 2020, e il vulcano di 1.476 metri è uno dei più attivi della catena delle Galápagos. Questa catena di isole è famosa in tutto il mondo per aver ispirato Charles Darwin nella formulazione della sua teoria dell’evoluzione.
Fernandina è l’habitat di Fernanda, la tartaruga gigante femmina scoperta nel 2019 in una zona remota dell’isola. È importante notare che sull’isola non ci sono esseri umani. Attualmente, le autorità non hanno ancora rilasciato dichiarazioni sulle possibili conseguenze dell’eruzione sulle specie selvatiche presenti sull’isola. Oltre a Fernanda, Fernandina ospita una varietà di altre specie, tra cui iguane, pinguini e cormorani.
La costante attività vulcanica di La Cumbre pone una minaccia costante per la flora e la fauna dell’isola. Le eruzioni possono causare danni irreparabili all’ecosistema circostante, mettendo a rischio la sopravvivenza di specie vulnerabili. È fondamentale monitorare da vicino l’evolversi della situazione e prendere azioni appropriate per proteggere la biodiversità delle Galápagos.
Gli scienziati e gli esperti ambientali stanno attentamente studiando l’impatto dell’eruzione sulle specie presenti sull’isola. Le misure di precauzione devono essere adottate per garantire la sicurezza degli animali e per preservare l’ecosistema unico delle Galápagos. Lavorando insieme, possiamo proteggere queste preziose aree naturali per le generazioni future.