Esplosioni in un impianto chimico in Texas: Harvey semina distruzione
La tempesta Harvey continua a seminare morte e devastazione, questa volta ad essere colpito è stato uno dei gangli industriali degli Stati Uniti, l’oil district di Houston dove si concentra una fetta preponderante della produzione petrolifera americana.
Da questa mattina un’alta colonna di fumo nero si alza da un impianto chimico della società francese Arkema. “Alle 2 (le 9 in Italia) del mattino siamo stati avvisati dal centro per le emergenze della Contea di Harris di due esplosioni e del fumo nero proveniente dalla fabbrica Arkema inc di Crosby, Texas”, ha reso noto la compagnia in una nota. Le sostanze chimiche sono fuoriuscite dall’impianto, un poliziotto è stato portato in ospedale per aver inalato il fumo. Altri nove sono rimasti intossicati, ma “non è velenoso”, ha comunicato con un tweet l’ufficio dello sceriffo della Contea di Harris, Ed Gonzales.
Grossi rischi ambientali
Rischi enormi di contaminazione e di incidenti gravi anche per la salute dei cittadini del Texas. Sostanze chimiche sono fuoriuscite dall’impianto della società Arkema a Crosby, una cittadina alle porte di Houston, causando il ricovero in ospedale di un poliziotto impegnato nei soccorsi nella zona che ne ha inalato i vapori. Altre 9 persone si sono presentate spontaneamente all’ospedale per accertamenti.
La Arkema ha assicurato che le sostanze non sono “tossiche”. Secondo lo sceriffo della Contea di Harris, Ed Gonzales, le sostanze non sono fuoriuscite a cause delle esplosioni riportate in precedenza. I responsabili dell’azienda che produce perossido organico avevano lanciato l’allarme sulla possibilità che si verificasse un’esplosione di grandi dimensioni a causa dei danni arrecati dalle inondazioni seguite alla tempesta tropicale Harvey che ha devastato il Texas. Come misura precauzionale era stata ordinata l’evacuazione di un’area di tre chilometri intorno alla centrale.
La fabbrica produce perossido organico (utile sia per la fabbricazione di materiali da costruzione che per prodotti farmaceutici) si trova a Crosby, a circa 40 chilometri a nord-est di Houston. La centrale aveva lanciato l’allarme già nei giorni scorsi, “era inevitabile che ci fossero esplosioni” hanno detto i responsabili. Come misura precauzionale l’area di tre chilometri intorno all’impianto era stata evacuata e le attività di produzione interrotte venerdì scorso, prima che Harvey toccasse terra. Poi sulla cittadina si sono rovesciati poi 102 centimetri di pioggia. Senza elettricità i generatori di riserva hanno perso potenza e gli impianti di refrigerazione sono saltati.
Aiuti per le popolazioni colpite
“Sosterremo sempre il popolo americano”, ha dichiarato il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza, annunciando 5 milioni di dollari di aiuti alle famiglie colpite a Houston e Corpus Christi. Anche il Messico, i cui rapporti con gli Usa sono tesi per le questioni del muro anti-immigrati al confine e l’accordo di libero scambio (Nafta), ha anche offerto aiuto ai texani. Ieri il Segretario di Stato americano Rex Tillerson, nel corso dei colloqui con la sua controparte messicana Luis Videgaray a Washington, ha ringraziato il “generoso Messico per aver offerto il proprio aiuto in questo momento molto difficile”.
Il contributo delle star
Sandra Bullock a Kevin Hart, Kim Kardashian, Jennifer Lopez e Chris Brown: Hollywood si è mobilitato per una raccolta di fondi. Bullock ha donato un milione di dollari alla Croce Rossa americana, Hart sta invitando amici e colleghi a partecipare alla ‘colletta’ alla quale ha contribuito con 50mila dollari. La famiglia Kardashian ha raccolto 500mila dollari, Jennifer Lopez e il fidanzato Alex Rodriguez hanno contribuito con 25mila dollari ciascuno, 100mila dollari sono stati versati dal cantante Chris Brown, mentre il rapper Ti ha dato 25mila dollari. E ancora Chris Young, cantante country, ha partecipato al crowdfunding con 100mila dollari, e il duo pop The Chainsmokers, infine, ha donato 30mila dollari.