Ets, cluster mare-porti: ruolo centrale del Mit su fondi di tassazione

Ets, cluster mare-porti: ruolo centrale del Mit su fondi di tassazione

Le associazioni del cluster marittimo e portuale chiedono al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di avere un ruolo centrale nella messa a terra degli interventi di sostegno alla decarbonizzazione del trasporto marittimo. Questa richiesta è stata formulata da ALIS, Ancip, Angopi, Assarmatori, Assiterminal, Assocostieri, Assoporti, Assorimorchiatori, Confitarma, Fedepiloti, Federagenti, Federimorchiatori e Uniport, tutte associazioni rappresentative del settore marittimo e portuale in Italia.

Il nuovo decreto legislativo che recepirà in Italia la Direttiva europea sul regime ETS non considera adeguatamente il ruolo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, secondo le associazioni. Questo ministero ha un’importante esperienza nelle politiche marittime, grazie alle attività svolte per le Autostrade del Mare e per la intermodalità ferro-mare, nonché nell’ambito del sostegno alle flotte.

Durante le audizioni parlamentari, le associazioni hanno evidenziato la preoccupante assenza del MIT nei tavoli di concertazione riguardanti l’assegnazione delle risorse dell’EU-ETS. Inoltre, la ripartizione dei fondi destinati al MIT è stata demandata ad altri ministeri, provocando una mancanza di risorse fondamentali per il settore marittimo.

Il regime ETS nel settore marittimo dovrebbe sostenere la decarbonizzazione attraverso l’uso di carburanti alternativi, lo spostamento modale verso il mare e il rinnovo delle flotte e dei porti. Le associazioni ritengono che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica abbia le competenze tecniche necessarie per gestire la prima area di intervento, ma che il MIT debba essere coinvolto nelle politiche marittime globali.

L’assenza di fondi e di un attore consapevole nel settore marittimo minaccia l’efficacia delle azioni attese dal mercato e dalla società. Pertanto, le associazioni chiedono alle commissioni parlamentari di emendare il decreto legislativo in modo da garantire che il trasporto marittimo contribuisca alle azioni di decarbonizzazione e che vi siano risorse adeguate a disposizione del settore.

In conclusione, il successo delle politiche di riduzione delle emissioni è fondamentale per la competitività del mercato delle Autostrade del Mare in Europa e per i collegamenti con le isole e i servizi di crociera.

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