Eurostat, deficit pubblico al 2,4%, il debito sale al 132,1%
In Italia il rapporto deficit/pil è passato da 2,7% nel 2015 al 2,4% nel 2016. Il debito è passato da 132,1% a 132,6%. Si tratta del secondo debito pubblico più alto d’Europa dopo quello della Grecia, che tocca il 179%.
I dati
Questo il quadro pubblicato da Eurostat sulla base della prima notifica sui dati dell’anno scorso da parte degli Stati membri. Dati in base alla quale vengono prese le decisioni sulle procedure sui deficit. Nella zona euro il deficit/pil è calato rispetto al 2015 da 2,1% a 1,5%, nella Ue è calato da 2,4% a 1,7%. Il debito/pil è calato nella zona euro da 90,3% a 89,2%, nella Ue da 84,9% a 83,5%.
Nell’area dell’Euro il rapporto del debito pubblico con il PIL è diminuito dal 90,3% di fine del 2015 all’89,2% di fine 2016, e nell’UE28 dall’ 84,9% è passato a 83,5%. Lo rivela l’EUROSTAT, l’Ufficio statistico dell’Unione europea.
Il deficit della spesa pubblica in Italia nel 2016 è stato del 2,4%. Cifra che è stata rivista al rialzo dello 0,1 rispetto al 2,3% indicato dalle previsioni economiche di febbraio della Commissione europea.
Il debito è invece indicato in 2.217,909 miliardi di euro. Pari al 132,6% del pil, due decimali in meno rispetto alla stima indicata dalla Commissione europea nelle previsioni economiche di febbraio.
Gli altri stati Ue
Oltre ai record di Grecia e Italia, con un debito/pil sopra al 100% ci sono anche Portogallo (130,4%), Cipro (107,8%), e il Belgio (105,9%). Sul fronte del deficit, nell’Eurozona, Francia e Spagna superano la barra del 3% con rispettivamente il 3,4% e il 4,5%. Germania e Grecia hanno invece registrato un avanzo dello 0,8% e dello 0,7%. Alla fine del 2016, i rapporti più bassi tra debito/ PIL si sono registrati in Estonia (9,5%). Inoltre in Lussemburgo (20%), Bulgaria (29,5%), Repubblica ceca (37,2%), Romania (37,6%) e Danimarca (37,8%).