Evitare le dispute per la siepe
Un ex datore di lavoro di Chiara Petrolini ha espresso il suo senso di colpa per non aver compreso il suo disagio riguardo ai neonati sepolti a Traversetolo. Si è detto sconvolto dalla scoperta dei neonati nel giardino della villetta della ragazza, di cui si occupava come baby sitter. Ha descritto il cambiamento repentino del comportamento di Chiara come un Dr. Jekyll e Mr Hyde. Una vicina di casa ha condiviso il suo shock e ha smentito voci su presunte liti. I rapporti con i vicini di casa erano buoni, e le serate organizzate nel giardino di Chiara non arrecavano disturbo.
Il caso dei neonati sepolti a Traversetolo: testimonianza dell’ex datore di lavoro di Chiara Petrolini
L’ex datore di lavoro di Chiara Petrolini ha espresso il suo senso di colpa per non aver compreso il disagio della ragazza, accusata di omicidio volontario e soppressione di cadavere. Alla televisione ha mostrato un viso provato, rivelando che la 22enne creava un legame profondo con i figli che lei babysittava e che si volevano molto bene.
Tutto è cambiato quando sono stati scoperti i neonati sepolti nel giardino della famiglia di Chiara. L’uomo si è detto sconvolto e ha ammesso di non aver notato alcun segno di gravidanza né cambiamenti comportamentali. Ha paragonato la situazione a una dualità tra il Dr. Jekyll e Mr. Hyde, sottolineando la difficoltà di conoscere veramente una persona.
Per quanto riguarda la richiesta di carcere avanzata dalla procura di Parma, l’ex datore di lavoro ha espresso preoccupazione riguardo al possibile peggioramento della situazione di Chiara se dovesse finire in prigione. La complessità della vicenda rimane un grande interrogativo.
La testimonianza della vicina di casa di Chiara Petrolini sui neonati sepolti a Parma
Una vicina di casa di Chiara Petrolini ha raccontato di come il caso l’abbia profondamente colpita, soprattutto considerando che ha un figlio piccolo e il pensiero che giocasse vicino al luogo dove i neonati erano sepolti l’ha lasciata sgomenta.
La vicina ha anche affrontato le voci riguardanti una presunta lite per la siepe tra il padre di Chiara e la famiglia. Tuttavia, ha chiarito che non c’è stata alcuna discussione e che i rapporti con i vicini erano buoni. Le serate organizzate in giardino dalla ragazza non causavano alcun disturbo e la convivenza sembrava pacifica.
La siepe è stata tagliata e ridimensionata dalla famiglia di Chiara, che ha anche installato un telo oscurante. La vicina ha sottolineato la tranquillità delle serate trascorse con gli amici nel giardino, cercando di far luce su una situazione difficile e dolorosa per tutta la comunità.
Il caso dei neonati sepolti a Traversetolo: il dolore del datore di lavoro di Chiara Petrolini
L’ex datore di lavoro di Chiara Petrolini, coinvolta nel caso dei neonati sepolti a Traversetolo, ha espresso il suo profondo dolore e senso di colpa per non aver compreso il disagio della giovane. In un’intervista a Mattino 5, ha rivelato di essere rimasto sconvolto quando è emersa la terribile verità sui neonati ritrovati nel giardino della casa della ragazza. Non aveva notato nulla di strano nel comportamento di Chiara e si sente ora come se avesse di fronte due persone completamente diverse, come Dr. Jekyll e Mr Hyde.
Il datore di lavoro teme che la situazione di Chiara possa peggiorare se finirà in carcere, e confessa di non aver mai sospettato nulla di simile. La vicenda ha colpito anche una vicina di casa di Chiara, che si è vista vicina alla tragedia essendo madre di un bambino piccolo. Nonostante voci su presunti dissapori tra il padre di Chiara e la vicina, quest’ultima ha chiarito che i rapporti erano cordiali e che non vi sono mai state liti.
La vicina ha raccontato di come la tranquillità del quartiere sia stata turbata dal caso dei neonati sepolti e della siepe tagliata dalla famiglia di Chiara. Nonostante le serate in giardino organizzate dalla ragazza, nessun disturbo era stato arrecato ai vicini, che avevano sempre avvertito un clima sereno e amichevole nel quartiere.
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