Ex-atleta ora dietologo: le diete iperproteiche e cheto non sono salutari per chi pesa 150 kg

Ex-atleta ora dietologo: le diete iperproteiche e cheto non sono salutari per chi pesa 150 kg

Michele Amenta, dietologo di Palermo, sfida gli stereotipi con la sua forma fisica inaspettata. Nonostante il peso di 150 chili, ha competenze e esperienza per aiutare chi vuole dimagrire. Combatte sui social contro i venditori di false speranze e difende l’importanza di una dieta equilibrata. Ammette i suoi errori alimentari e sostiene i benefici dei carboidrati, come la pasta. Nonostante le critiche, il suo impegno sociale è evidente e la sua agenda è piena di appuntamenti. Michele Amenta dimostra che la lotta contro l’obesità va oltre l’apparenza.

Il dietologo obeso che combatte l’abuso di trattamenti non funzionanti

Michele Amenta, dietologo di 58 anni originario di Palermo, è alto un metro e sessantotto per circa 150 chili di peso. Nonostante la sua forma fisica inaspettata per il suo lavoro, si batte contro la vendita di trattamenti e diete inutili sui social. Afferma che la dieta è un atto medico e denuncia quelli che non hanno le giuste competenze. Anche se alcuni lo critico per il suo peso, ha una lunga lista d’attesa per le sue visite e si impegna nel suo lavoro per aiutare gli altri.

Michele racconta di essere stato atletico e bello da giovane, pesando solo 60 chili. Con il tempo, però, le sue abitudini alimentari sbagliate lo hanno portato a un’obesità grave. Non ha mai fatto una dieta e difende i carboidrati, sostenendo che il corpo umano ha bisogno di una certa percentuale di carboidrati, grassi e proteine per stare bene. Combatte le diete iperproteiche e low carb, affermando che danneggiano la salute.

Nonostante le critiche sul suo peso, Michele continua la sua battaglia contro le false promesse di dimagrimento e si impegna a educare sulla corretta alimentazione. La sua missione sui social è quella di aiutare il prossimo e difendere le leggi naturali dell’alimentazione.

Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Dicembre 2024, 08:53

Michele Amenta: il dietologo obeso che combatte il body shaming

Predica bene, razzola male, si dice. E forse è un modo di dire che un po’ si applica a Michele Amenta, un professionista di 58 anni, originario di Palermo, dietologo, un metro e sessantotto di altezza per… circa 150 chili di peso. Una stima, dice il dottore, che ammette: «Non salgo spesso sulla bilancia… ma i vestiti parlano».

Nonostante la forma fisica inaspettata per una persona nel suo ambito professionale, l’esperto non manca di competenze e oltre ad aiutare coloro che vogliono dimagrire o raggiungere il proprio peso ottimale, Michele porta avanti una battaglia sui social contro tutti coloro che, senza le giuste conoscenze, vendono trattamenti, diete e piani alimentari che non funzionano (o addirittura dannosi) sul web. «Farabutti!», dice, senza mezzi termini.

In un’intervista al Corriere della Sera, Michele Amenta spiega con estrema franchezza quale sia la sua missione sui social, una lotta – a tratti un po’ frustrante – contro i «diplomati in scienze motorie che si esercitano sui pazienti: concedono un giorno a settimana di cibo a volontà e così li costringono a pagare cure che durano anni». Il professionista sottolinea che la dieta «è un atto medico» e lui medico lo è da anni, con ben due specializzazioni ed esperienze accumulate in diversi ospedali.

Nonostante i titoli e le competenze, però, c’è chi lo guarda e disapprova per quella che viene percepita come una contraddizione in termini: come può consigliare il metodo migliore per dimagrire o rimanere in forma, se lui stesso pesa 150 chili? «Per questi bulli lo strabico non può fare l’oculista e lo zoppo l’ortopedico. È body shaming, li denuncio», si sfoga. Ma al di là delle polemiche sul web, il lavoro non gli manca e per una sua visita i tempi di attesa sono lunghi, mesi e mesi. Il suo impegno sui social ha uno scopo prettamente sociale, quello di aiutare il prossimo.

Senza contare che la sua forma fisica non è sempre stata quella attuale: «Da giovane ero atletico e bello. Pesavo 60 chili». Poi lentamente, con il tempo, il cibo in eccesso e il suo debole per formaggi e dolci, le cose sono cambiate: «La mia è un’obesità grave», ammette. Così come ammette le sue abitudini alimentari sbagliate: non fa mai colazione, a volte salta anche il pranzo… «un digiunto intermittente involontario», lo definisce. La dieta non l’ha mai fatta, e d’altronde dichiara: «Perdere peso in eccesso fa male, si brucia la massa muscolare».

Michele, poi, è un paladino che si lancia alla difesa dei carboidrati, e in particolare sottolinea quanto la pasta sia un alimento sano: «L’uomo è onnivoro e per stare bene ha bisogno del 60 per cento di carboidrati, del 25 di grassi, del 15 di proteine. Abbasso le diete iperproteiche, low carb, chetogeniche. Danneggiano la salute. Le leggi naturali non si possono cambiare».

Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Dicembre 2024, 08:53

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