Ex compagno Jean Luc Falchetto uccide brutalmente Alessandra Maffezzoli fracassandole il cranio
L’8 giugno 2016, adesso Pastrengo, Verona, Alessandra Maffezzoli viene brutalmente uccisa nella sua villetta. Il suo ex compagno, Jean Luc Falchetto, di origini svizzere, viene condannato definitivamente a 15 anni e 4 mesi di reclusione per l’omicidio. I figli della vittima raccontano la tragedia a Amore Criminale, descrivendo il dolore e lo sgomento per la perdita della madre. Falchetto, definito “narcisista e lucido” dai giudici, ha commesso il femminicidio con un’efferatezza scioccante, colpendo Alessandra ripetutamente. La testimonianza dei ragazzi e la sentenza della Cassazione sottolineano la gravità dell’atto e il dolore causato da questo tragico evento.
Il femminicidio di Alessandra Maffezzoli: un atroce delitto che ha segnato la vita dei suoi figli
L’8 giugno 2016, nella tranquilla località di Pastrengo, in provincia di Verona, si consuma un tragico omicidio che sconvolge l’intera comunità. Alessandra Maffezzoli, una rispettata insegnante di 46 anni e madre di due figli, viene brutalmente assassinata nella sua villetta, il suo cranio fracassato da coltellate. Dietro questo orrore si nasconde la storia di un femminicidio, che sarà raccontato in una puntata speciale di Amore Criminale.
Il cadavere di Alessandra viene ritrovato all’interno della sua abitazione, a seguito di una relazione finita da un anno con Jean Luc Falchetto, il suo ex convivente di origini svizzere. Sarà proprio lui a confessare l’omicidio, venendo successivamente condannato a 15 anni e 4 mesi di reclusione nel 2021.
La tragica morte di Alessandra e il dolore dei suoi figli sono al centro della narrazione di Amore Criminale, dove i ragazzi raccontano il loro straziante vissuto. Dopo aver commesso il delitto, Falchetto si è consegnato alle autorità, lasciando dietro di sé una famiglia spezzata e un’assenza insopportabile.
La Suprema Corte ha definito Falchetto come un individuo narcisista, lucido e perfettamente consapevole della gravità del suo gesto. La sentenza ha evidenziato che al momento dell’omicidio l’uomo non presentava disturbi psichici tali da compromettere la sua capacità di intendere e volere, confermando così la sua responsabilità nel terribile crimine perpetrato ai danni di Alessandra Maffezzoli.
Il femminicidio di Alessandra Maffezzoli a Pastrengo: storia di un’atroce tragedia
L’8 giugno 2016, una villetta di Pastrengo, in provincia di Verona, diventa il teatro di un efferato omicidio. Vittima Alessandra Maffezzoli, insegnante di 46 anni madre di due figli brutalmente assassinata a coltellate, il cranio fracassato. Un orrore dietro cui si cela la storia di un atroce femminicidio, raccontata in una puntata di Amore Criminale in onda sabato 7 settembre, in prima serata su Rai Premium, anche attraverso la drammatica testimonianza della famiglia.
Il cadavere di Alessandra Maffezzoli viene ritrovato a terra, tra le mura della sua abitazione. È passato circa un anno dalla fine della sua relazione con Jean Luc Falchetto, suo ex convivente di origini svizzere che poi confesserà il delitto. A uccidere Alessandra Maffezzoli sarebbe stato l’ex compagno, condannato in via definitiva a 15 anni e 4 mesi di reclusione nel 2021.
La morte di Alessandra Maffezzoli e il processo per l’omicidio hanno segnato la vita dei figli della 46enne, entrambi testimoni di un dramma sconvolgente con il loro toccante racconto ai microfoni di Amore Criminale. Dopo averla uccisa, l’ex compagno Jean Luc Falchetto sarebbe fuggito per poi consegnarsi ai Carabinieri.
Narcisista e lucido, istrionico, ma al tempo stesso cosciente e consapevole del gravissimo reato commesso. Così i giudici della Suprema Corte avrebbero dipinto il ritratto di Jean Luc Falchetto nelle motivazioni della sentenza che lo ha condannato definitivamente a 15 anni e 4 mesi di carcere per l’omicidio dell’ex compagna Alessandra Maffezzoli.
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