Fake news: la Commissione Europea propone il codice di condotta

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Fake news: la Commissione Europea propone il codice di condotta. La Commissione Europea propone l’introduzione di un codice di condotta per fermare la diffusione delle cosiddette fake news, di cui dà per la prima volta la definizione, definendole appunto “un’informazione rivelatasi falsa,imprecisa o fuorviante concepita, presentata o diffusa a scopro di lucro o per ingannare intenzionalmente il pubblico , e che può arrecare un pregiudizio pubblico”.

Nello specifico il codice di condotta servirà a garantire la trasparenza delle sponsorizzazioni combattendo il fenomeno del cosiddetto click-baiting che attira in maniera fraudolenta gli utenti con lo scopo di creare rendite pubblicitarie online, fare maggiori chiarezze sul funzionamento degli algoritmi, agevolare l’accesso di utenti appartenenti a fonti di informazioni differenti e che quindi sostengono punti di vista diversi, applicare misure per identificare e chiudere account falsi.

Fake news: coinvolte tutte le piattaforme digitali e i social network

Così la Commissione Europea combatte  la disinformazione sul web, coinvolgendo sempre più i big della rete. La commissaria responsabile per l’Economia Digitale Mariya Gabriel dice ” Invitiamo tutti i soggetti coinvolti, soprattutto piattaforme e social network che hanno una chiara responsabilità, ad agire sulla base di un piano d’azione per un approccio europeo comune, che consente ai cittadini di reagire e di essere protetti in modo efficace dalla disinformazione”.

Intenzione della Commissione Europea è quella di istituire un forum che riunisca Facebook, Twitter, Instagram e altre piattaforme digitali, industrie della pubblicità media e società civile per contrastare sempre più queste “bufale”, che addirittura avrebbero influenzato e non poco la campagna elettorale per le presidenziali americane.

Le piattaforme digitali hanno quindi un ruolo chiave nel contrastare la diffusione delle fake news sempre più pericolose. Infatti secondo un sondaggio di Eurobarometro, l’83% degli intervistati vede questa diffusione di notizie false come una minaccia per la democrazia.

Il ruolo dei social sarebbe inoltre quello garantire la trasparenza delle sponsorizzazioni a sfondo politico contrastando i profili falsi, quelli che compiono operazioni di trolling e i bots automatici che diffondono le fake news.

Questo codice di buone pratiche a livello UE che quindi andrà a contrastare la disinformazione in rete dovrebbe essere pubblicato a luglio di quest’anno,cosi da ottenere già dei dati misurabili ad ottobre 2018.

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