Fari e torri, lo Stato li dà in gestione per riqualificarli

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Fari e antiche torri in gestione a privati per il loro recupero. I ‘gioielli del mare’ così definiti, verranno restaurati grazie a una missione dal nome “Valore Paese-Fari”, che “oltre a consentire allo Stato di garantire la tutela e il recupero di questi luoghi, offre una opportunità per sviluppare impresa e generare un ritorno economico e sociale”.

Aperto il bando che chiuderà il 29 dicembre

Il bando di gara, che si chiuderà il 29 dicembre, è stato inaugurato sulla nave scuola Amerigo Vespucci, ormeggiata nel porto di Civitavecchia. Le 17 strutture pubbliche vengono concesse in affitto fino ad un massimo di 50 anni. Coinvolte regioni come Liguria e Marche e piccole isole della laguna veneta. La maggior parte degli immobili si trovano in luoghi meravigliosi, circondati dalla natura e riservati principalmente ad attività turistiche.

I Fari

Il portafoglio 2017 è costituito da 8 fari in gestione a Difesa Servizi e sono: il Faro di Porto Santo Stefano (GR) il Faro di Punta Lividonia, in Calabria il Faro di Punta Stilo, vicino Reggio Calabria, il Faro di Punta Alice, vicino a Crotone, e il Faro di Capo Rizzuto a Isola Capo Rizzuto (KR); in Sicilia ci sono il Faro Dromo Caderini a Siracusa, il Faro Punta Marsala sull’isola di Favignana (TR), il Faro di Capo d’Orlando a Messina e il Faro Punta Omo Morto a Ustica (PA).

Altri siti

A questi si aggiungono altri 9 beni, di varia tipologia, in gestione all’Agenzia del Demanio: nella Laguna di Venezia si trovano l’Isola di San Secondo e l’Ottagono di Ca’ Roman, in Liguria a Camogli (GE) il Faro Semaforo Nuovo, sul promontorio di Ancona il Faro del Colle dei Cappuccini; in Puglia quest’anno ci sono la Torre Monte Pucci a Peschici (FG) e la Torre d’Ayala a Taranto, mentre in Calabria la Torre Cupo di Corigliano Calabro (CS); chiudono il Faro di Riposto vicino Catania e il Faro di Capo Santa Croce ad Augusta (SR).

Si tratta in complessivamente di otto fari in gestione a Difesa Servizi e altri nove in gestione all’Agenzia del Demanio: il bando si chiuderà il 29 dicembre prossimo, conferma la modalità di partecipazione alla gara pubblica, che prevede l’affitto delle strutture fino ad un massimo di 50 anni, e coinvolge per la prima volta nuove regioni, come Liguria e Marche, e piccole isole della laguna veneta.

Nel corso di due anni sono state assegnate 24 strutture, 9 fari nel 2015 e 15 tra fari, torri ed edifici costieri nel 2016. Per l’affitto di questi immobili, lo Stato incasserà complessivamente 760 mila euro annuali (15.4 milioni nell’intero periodo di concessione) con un investimento da privati di 6 milioni nel 2015 e di 11 milioni nel 2016, per un totale di 17 milioni di investimenti diretti e una ricaduta economica complessiva di 60 milioni oltre al risvolto occupazionale che conterà 300 operatori.

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