Filippine, bombe su Marawi: esercito contrasta islamisti
Filippine nel sangue per la guerra. È di oltre cento morti il bilancio della battaglia per difendere Marawi, dove l’esercito è intervenuto per fermare un attacco di militanti islamisti.
Sono duemila i civili intrappolati a Marawi, nell’isola di Mindanao, una delle più grandi città musulmane in una nazione a maggioranza cattolica.
I fondamentalisti islamici stanno trovando resistenza nell’esercito. Sono accusati di aver commesso atrocità come l’uccisione di donne e bambini.
Molti, quasi tutti i duecentomila residenti dell’isola sono fuggiti per le bombe. Duemila restano intrappolati in aree controllate dai militanti.
Fra le vittime il capo della polizia
Il 23 maggio scorso, la città di Marawi è attaccata da alcune milizie filo-islamiste riconducibili ai gruppi paramilitari secessionisti Abu Sayyaf e Maute.
Fra le vittime dell’assalto vi sono il capo della polizia locale di Malabang ed alcuni cristiani presi in ostaggio all’interno di una chiesa.