Fitto sul PNRR: “Bisogna lavorare ed evitare le polemiche” , il livello di confronto…
“Stiamo lavorando per modificare alcuni obiettivi della quarta rata” queste le dichiarazioni del ministro Raffaele Fitto.
Sull’utilizzo dei fondi europei è necessario adottare un approccio più tranquillo, poiché “la questione non riguarda solo il governo, ma l’intero Paese”.
Queste sono state le parole del Ministro degli Affari Europei, delle Politiche di Coesione e del PNRR durante il suo intervento all’evento “Missione Italia”, organizzato a Roma dall’ANCi.
“Dobbiamo lavorare senza alimentare polemiche”, ha sottolineato Fitto.
“Stiamo lavorando per apportare modifiche a alcuni obiettivi della quarta tranche”, ha aggiunto. “Non è nel nostro interesse trovarci a novembre 2025” con interventi che vengono giudicati non ammissibili, ha evidenziato il Ministro.
Responsabilità e andare avanti
“Vogliamo capire tra due anni o verificare adesso?”, ha chiesto Fitto, sottolineando come sia una questione di “responsabilità” lavorare “in questa direzione”. “Penso che ci siano tutte le condizioni per lavorare bene” sulla terza e quarta tranche del PNRR, ha dichiarato ancora il Ministro.
“La Commissione UE fa il suo lavoro, noi facciamo il nostro” e non dovremmo “dare vita a polemiche”, ha aggiunto. “Esiste un livello di confronto molto positivo” quasi su base quotidiana con i rappresentanti della Commissione Europea, ha spiegato Fitto, ricordando che il Piano di Ripresa e Resilienza italiano è il più grande in Europa.
Il meccanismo Italiano
Secondo Fitto, l’Italia ha adottato un meccanismo che consente di ottenere flessibilità nell’uso delle risorse esistenti. “La risposta della Commissione UE all’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti nel Consiglio Europeo di febbraio ha comportato un allentamento del regime degli aiuti”, ha affermato il Ministro. Inoltre, la Germania ha una capacità fiscale che l’Italia non possiede, ha avvertito.
Pertanto, “abbiamo adottato un meccanismo che consente di ottenere flessibilità nell’uso delle risorse esistenti, cioè il PNRR e la coesione” e il governo italiano ha compiuto “lo stesso lavoro” in relazione al “documento varato dalla Commissione UE sulla modifica del quadro finanziario pluriennale”. “Abbiamo elaborato un documento di posizionamento. Nella proposta Step della Commissione UE abbiamo trovato elementi importanti. Abbiamo rafforzato e condiviso il meccanismo della flessibilità”, ha continuato Fitto.