Fiume Po: Coinvolta la Comunità nei Nuovi Piani di Sviluppo – 250 Partecipanti all’Incontro

Fiume Po: Coinvolta la Comunità nei Nuovi Piani di Sviluppo – 250 Partecipanti all’Incontro

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Partecipazione Pubblica per la Gestione delle Risorse Idriche in Piemonte

TORINO (ITALPRESS) – Ha avuto luogo a Torino il primo incontro di partecipazione pubblica integrata, organizzato dall’ADBPO (Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po). Questo evento ha attratto l’attenzione di numerose istituzioni e portatori d’interesse, evidenziando l’importanza della collaborazione nella definizione dei Piani Distrettuali. In particolare, l’incontro ha aperto la strada all’aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque del distretto idrografico del fiume Po (PdGPo), nonché al Piano stralcio del Bilancio Idrico (PBI) e al Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA), che dovranno essere adottati entro il 2027, con validità fino al 2033.

Il percorso di pianificazione, che coinvolge una collaborazione attiva tra diverse entità, si concluderà il 22 dicembre 2027 con l’adozione finale dei Piani. Questa iniziativa è stata progettata per garantire una partecipazione pubblica efficace e ben coordinata, grazie a un calendario condiviso che funge da documento di riferimento. Oltre a facilitare l’informazione, il piano aspira a coinvolgere attivamente i cittadini nelle decisioni che influenzano le risorse idriche.

Obiettivi e Sfide della Pianificazione Integrata

Alessandro Bratti, Segretario Generale dell’ADBPO, ha esposto chiaramente gli obiettivi di questo processo partecipato. “La partecipazione è fondamentale per aggiornare i Piani e per identificare misure che affinino il rapporto tra le necessità di contrasto alla scarsità d’acqua e la protezione della biodiversità”, ha affermato. Bratti ha anche messo in evidenza la necessità di migliorare la qualità dei corpi idrici e di mitigare i rischi alluvionali, in un contesto di crescente vulnerabilità causata dal cambiamento climatico.

Le misure da adottare saranno formulate attraverso una stretta collaborazione con le università e gli enti di ricerca del territorio, promuovendo così un approccio scientifico e innovativo alla gestione delle risorse idriche. Questo investimento nel sapere locale è essenziale per affrontare le sfide attuali, che si manifestano attraverso eventi estremi, come alluvioni e siccità.

La pianificazione integrata non si limita a settori specifici, ma coinvolge un ampio spettro di attori. Ministeri, Regioni, enti locali e associazioni di categoria sono chiamati a partecipare attivamente in questo processo. In particolare, le associazioni agricole e ambientali giocano un ruolo cruciale poiché sono a diretto contatto con le questioni legate alla gestione dell’acqua e alla sostenibilità ambientale.

Durante l’incontro, è stato sottolineato come la gestione del territorio debba adattarsi a una nuova realtà climatica e come sia imperativo adottare pratiche innovative e sostenibili per garantire il benessere delle future generazioni. “Questo percorso non è solo una necessità tecnica, ma una responsabilità collettiva”, ha dichiarato un rappresentante del Ministero dell’Ambiente, evidenziando l’urgenza di unire forze per la salvaguardia delle risorse idriche.

Importanza della Collaborazione Interistituzionale

Nel processo di pianificazione, vari livelli istituzionali collaborano per garantire un approccio sinergico. Sia le Autorità di Bacino che le Regioni sono coinvolte attivamente, rendendo questo processo un modello di governance multilivello. Le città metropolitane e i comuni sono chiamati a partecipare nella definizione di strategie che tengano conto delle specificità locali.

Il coinvolgimento della comunità scientifica è particolarmente significativo, poiché questi esperti offrono dati e analisi cruciali per prendere decisioni informate. Le università, ad esempio, possono contribuire sul fronte della ricerca e dell’innovazione, indirizzando gli sviluppi futuri verso pratiche più sostenibili e capaci di affrontare le crescenti sfide ambientali.

In ultima analisi, gli esiti di questo incontro e dei futuri eventi di partecipazione pubblica saranno cruciali per il consenso e l’accettazione delle misure proposte. L’obiettivo è di garantire una gestione più efficiente delle risorse idriche e una maggiore resilienza del territorio. Grazie a un approccio partecipativo e informato, si spera di costruire una comunità più consapevole e impegnata nella tutela dell’ambiente.

Fonti ufficiali e aggiornamenti saranno resi disponibili attraverso i canali dell’ADBPO, che continua a promuovere iniziative per coinvolgere attivamente la popolazione nel processo di pianificazione della gestione delle acque.

-Foto ADBPO- (ITALPRESS).

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