Foggia, tre donne massacrate in brutale rapina a Zapponeta: i responsabili vestiti di nero

Foggia, tre donne massacrate in brutale rapina a Zapponeta: i responsabili vestiti di nero

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Il programma “Storie Italiane” ha aperto questa mattina con il brutale caso di una rapina avvenuta a Zapponeta, in provincia di Foggia. Un gruppo di una decina di ladri ha commesso un’aggressione violenta nei confronti di un’anziana e delle sue due figlie, arrivando persino a utilizzare un bastone per picchiarle.

Nonostante il bottino sia stato modesto, solo alcune migliaia di euro, il team del programma Rai Uno si è recato sul luogo per intervistare una delle vittime, Lucia, una delle figlie dell’anziana. Lucia ha raccontato che un mese fa qualcuno ha cercato di forzare la porta finestra di una camera da letto, ma è stato impedito dall’inferriata di sicurezza. Anche se erano presenti telecamere di sicurezza, quelle che riprendevano la parte da cui i ladri provenivano non erano attive. Eleonora Daniele ha sottolineato che i ladri probabilmente sapevano che le telecamere non erano attive, mentre Lucia ha confermato che probabilmente avevano pianificato l’attacco da tempo. Sia l’anziana che sua sorella sono rimaste sotto shock a causa delle lesioni subite.

Durante la notte della rapina, l’anziana ha sentito dei rumori e un odore sgradevole. Poi ha visto delle scintille e ha notato delle persone vestite di nero sul balcone che cercavano di passare inosservate. Lucia ha capito che si trattava dei ladri e ha avvertito sua madre di scappare. I ladri hanno forzato la porta e sono entrati in casa, rimanendo all’interno per circa mezz’ora.

Si è trattato di un commando ben organizzato, con una sorta di ninja che indossavano torce sulla testa. Hanno cercato soldi e oggetti di valore, ma hanno negato di cercare una somma di 100mila euro. Le vittime hanno lamentato un ritardo nei soccorsi, arrivati solo un’ora e mezza dopo l’aggressione.

In sintesi, si è trattato di una rapina violenta e ben pianificata che ha lasciato le vittime in uno stato di shock. È importante aumentare le misure di sicurezza per prevenire simili episodi in futuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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