Foreste, in Italia 11 milioni di ettari: crescita del 6% rispetto al 2015
La superficie forestale nel nostro Paese ha raggiunto i 11 milioni di ettari ed è cresciuta di quasi il 6% rispetto al 2005.
Negli ultimi trenta anni i boschi hanno conquistato oltre 3 milioni di ettari e oggi coprono un terzo della nostra penisola.
Dati solo apparentemente positivi, perché il bosco sta conquistando terreni prima dediti alla coltivazione e oggi abbandonati, per cui è necessario un nuovo progetto culturale e politico che metta al centro la montagna, le aree interne e le condizioni di vita di questi territori e che sappia coniugare tutela dei boschi e attività agricola.
Slow Food Italia e Legambiente hanno promosso la Carta di Bagno di Romagna, un’iniziativa sostenuta dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, e nata da un’idea di Slow Food Italia con i suoi Stati Generali degli Appennini in collaborazione con Legambiente.
Forme di lavoro a basso impatto
L’obiettivo di Oltreterra è favorire nei territori del Parco tra Toscana ed Emilia Romagna lo sviluppo di forme di lavoro a basso impatto capaci di sostenere in montagna quelle persone che, da sempre, ne hanno fatto il proprio naturale luogo di vita.
«I genitori e i nonni di chi oggi vive in montagna sostenevano le proprie famiglie grazie a quelle risorse che la foresta e i magri coltivi erano in grado di fornire. Oggi dobbiamo tornare a valorizzare quel patrimonio forestale che si è generato negli anni grazie ad attente politiche di riforestazione che ci permettono di ragionare di una nuova economia forestale», commenta Sonia Chellini, vicepresidente di Slow Food Italia.
Valorizzare il ruolo delle foreste significa anche essere consapevoli di quanto queste siano importanti, non solo perché garanzia di efficace conservazione della biodiversità e per la produzione di legna e degli altri prodotti secondari, ma anche per la pluralità di servizi ecosistemici che offrono: costituiscono una componente fondamentale nell’equilibrio climatico globale, forniscono ossigeno, cibo, principi attivi farmaceutici e acqua dolce, contribuiscono alla produzione di energia rinnovabile fornendo ingenti quantitativi di biomassa e svolgono un importante funzione di prevenzione del rischio idrogeologico.