Forte esplosione all’aeroporto di Damasco: si parla di raid israeliano
Una forte esplosione che avrebbe scosso alle prime ore del mattino la capitale siriana Damasco, seguita da un incendio vicino all’aeroporto. Una “enorme esplosione” udita in tutta la città, svegliando gli abitanti.
Il sito filogovernativo Damascus Now riporta che l’esplosione si sarebbe verificata nella zona di Seventh Bridge, vicino all’aeroporto.
La detonazione ha riguardato un contenitore di combustibile e un magazzino vicino allo scalo internazionale. Secondo informazioni preliminari non ci sarebbero vittime.
Fonti dei ribelli anti-regime che operano nella periferia orientale di Damasco, sono state almeno quattro le incursioni contro l’aeroporto, non è chiaro se portate con missili o attacchi aerei.
Raid israeliano
Israel Katz, il ministro israeliano con la delega all’intelligence, ha dichiarato che l’episodio “coincide interamente con la nostra politica”. Riferendosi alle esplosioni avvenute stanotte all’aeroporto di Damasco, pur non confermando apertamente la responsabilità di Israele, .
“Tale politica – ha aggiunto – prevede interventi per impedire il trasferimento di armi sofisticate dalla Siria agli hezbollah in libano con l’aiuto dell’Iran”.
Anche nell’aprile 2016, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu aveva ammesso diversi raid militari. Sempre contro depositi o convogli di armi di Hezbollah, senza specificare ulteriormente. “Siamo orgogliosi del fatto che in questo tempestoso, duro e turbolento Medio Oriente, siamo riuscito a mantenere Israele relativamente calmo e sicuro”, aveva detto parlando ai soldati presenti sul Golan, al confine con la Siria.
Anche secondo al Manar, canale televisivo vicino a Hezbollah, a causarla è stato un raid israeliano. Un attacco contro strutture logistiche delle milizie sciite che sostengono militarmente il regime di Bashar al Assad.
Obiettivo del bombardamento, serbatoi di carburante e magazzini nella disponibiltà di Hezbollah presso l’aeroporto. Fonti di intelligence regionali coperte da anonimato parlano invece di depositi di armi. All’aeroporto internazionale di Damasco atterrano regolarmente aerei cargo. L’Iran rifornisce di armamenti le milizie sciite libanesi che combattono al fianco dell’esercito siriano lungo il corridoio tra la capitale e l’aeroporto.