Frana al confine con la Svizzera, strade interrotte: evacuate molte zone
Gravi disagi a causa delle forti piogge al confine tra Italia e Svizzera. Una imponente frana ha travolto un paesino svizzero della Val Bregaglia, a pochi chilometri dal confine con l’italiana Villa di Chiavenna, in provincia di Sondrio. Lo smottamento, causato da forti temporali, non ha provocato feriti ma è stato evacuata gran parte della popolazione del piccolo comune elvetico di Bondo. La strada cantonale che porta al confine tra Svizzera e Italia è interrotta, causando seri disagi per migliaia di frontalieri che lavorano in alberghi, ristoranti e cantieri edili al di là del confine.
La frana si è abbattuta su Bondo intorno alle 21.30 durante un violento temporale. Diverse rocce si sono staccate dal Pizzo Cengalo, ha riferito nella notte il comune di Bregaglia. La frana ha attraversato la Val Bondasca raggiungendo il bacino di contenimento di Bondo, ha riempito quest’ultimo e ricoperto la nuova strada cantonale nonché il letto del fiume Maira. Evacuato in gran parte il paese svizzero di Bondo.
Il 23 agosto era stata interessata la stessa zona
Nella stessa zona il 23 agosto scorso si era verificata un’altra frana con una grande massa di detriti che si era staccata dal Piazzo Cengalo: otto alpinisti (due austriaci, due svizzeri e quattro tedeschi) erano stati travolti.
La frana della notte del 31 agosto è stata generata dalle nuove intense precipitazioni, il bacino di contenimento creato dopo quella di una settimana fa si è riempito e la massa di detriti è di nuovo scese verso valle. Un appello è stato lanciato alla popolazione perché resti lontana da ponti e argini.
Molte zone isolate
Lo smottamento ha colpito anche la vecchia strada cantonale, bloccando così l’accesso alla valle. Anche altri villaggi situati a una decina di minuti a piedi da Bondo sono stati coinvolti dalla frana. La località di Promontogno è rimasta senza corrente elettrica. Nel villaggio di Spino sono state danneggiate diverse case e gli abitanti hanno dovuto essere sfollati.
La rilevante entità della colata ha riempito rapidamente il bacino di contenimento per poi tracimare seppellendo anche la vecchia strada di Spino che veniva usata per garantire la viabilità e ha indotto, oltre alla ovvia chiusura della strada, anche ulteriori evacuazioni.