Francesca Fagnani: “Il mio caffè corretto prima delle dirette in Rai”/ “Raul Bova non l’ho definito noioso”
Francesca Fagnani era uno degli ospiti più attesi nel programma “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” condotto da Piero Chiambretti su Rai 3 in prima serata. L’obiettivo era quello di raccontare la donna che la maggior parte del pubblico conosce come la donna di Belve, ma anche quella che ha percorso una strada diversa per arrivare lì, partendo dal Nove dopo le diatribe in casa Rai.
Francesca Fagnani si mostra fedele e orgogliosa del percorso che l’ha portata in Rai, e quando le viene chiesto come ha reagito al successo, confessa di non aver previsto tutto l’affetto che ha ricevuto. Tornando indietro nel tempo, ricorda la sua prima apparizione televisiva su RaiLibri con un misto di affetto e vergogna, ricordando che agli albori della sua carriera televisiva gli alcolici erano ancora un dettaglio permesso e si beveva un caffè corretto prima di iniziare.
Francesca Fagnani si rifiuta di parlare della sua vita sentimentale con Enrico Mentana e non vuole rivelare se avrebbe un principe azzurro che tradirebbe. Da lì inizia per lei un periodo di grandi inchieste e di chiamate ai boss mafiosi, dove lei stessa ammette di avere suonato ai citofoni e fatto domande dirette ai criminali.
Francesca Fagnani ricorda con affetto le interviste fatte a personaggi controversi su Belve, come Rocco Siffredi che ha parlato apertamente della sua dipendenza dal sesso e Massimo Giletti che ha raccontato della sua famiglia. La giornalista smentisce di aver definito Raul Bova come “noiosissimo”, precisando che l’ospite più difficile era quello che non parlava.
Infine, Francesca Fagnani parla del suo programma Belve e delle interviste ai personaggi di cronaca più discussi, affermando che gli attori che non si esprimevano del tutto potrebbero essere considerati come coloro che hanno mentito di più.
Questo è un riassunto del testo originale in italiano, diviso in 8 paragrafi e composto da circa 600 parole.
