Franceschini “Ora alleanza nel nome di Draghi, tra Pd e M5s è finita”
Dario Francescini Italian Minister of Culture, during the Conference of the ministers of culture of the Mediterranean organized in Naples at the Royal Palace.
Napoli, Italy, 16 July 2022.
(photo by Vincenzo Izzo/Sipa USA) (Napoli – 2022-06-16, Vincenzo Izzo / ipa-agency.
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ROMA – “Questo strappo rende impossibile ogni alleanza con i 5 Stelle.
La rottura sulla fiducia al governo rende impossibile l’alleanza”.
Lo dice il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, in una intervista al Corriere della Sera a proposito dei rapporti tra Pd e M5s.
“Credo – dice – che saranno sostanzialmente una sfida tra chi ha difeso Draghi e chi invece ha buttato tutto a mare.
Si svolgeranno secondo uno schema temporaneo ma un pò diverso rispetto alla normalità”.
“Io rivendico quello che abbiamo fatto in questi anni – aggiunge – Non solo perchè l’alleanza con M5s e la nascita del governo nel 2019 hanno impedito che Salvini prendesse in mano il Paese – e non oso immaginare che sarebbe successo con la pandemia, la crisi economica e la guerra in Ucraina – ma anche perchè sapevamo che quel percorso avrebbe aiutato l’evoluzione dei 5 stelle.
E un’evoluzione c’è stata.
Come dimostra l’esperienza di governo con il M5S e come testimonia la strada intrapresa da alcuni di loro, a cominciare da Di Maio, e il travaglio dei ministri e di tanti deputati che avrebbero votato la fiducia.
Purtroppo questo percorso è stato interrotto drasticamente da Conte, e me ne dispiace».
Secondo Franceschini il confronto sarà tra “le forze e le persone che hanno votato la fiducia, o che l’avrebbero votata alla Camera, un campo che si compone intorno al Pd, poi con il partito decideremo come e dall’altra chi ha affossato Draghi.
Tra chi lo ha difeso ci sono forze e personalità diverse che potranno stare insieme in un rassemblement elettorale, non improvvisato per vincere nei collegi uninominali”.
“Non voglio coinvolgere Draghi – prosegue – perchè so che non ha nessuna intenzione di fare un percorso politico e noi non lo tireremo per la giacchetta”.
-foto agenziafotogramma.
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