Francia, assale casa di riposo dei monaci: un morto, caccia al killer
Entra in una casa di riposo riservata a dei monaci e uccide a coltellate la custode. È successo nella notte in Francia, dove un killer incappucciato ha fatto irruzione nella casa con un fucile a canne mozze e un coltello. I 70 monaci e suore sono stati tratti in salvo dalla squadra antiterrorismo. Ignoti ancora l’identità dell’assassino e il movente.
La casa di riposo si trova a pochi passi dal monastero, a Montferrier-sur-Lez, in un paesino del sud vicino a Montpellier, nell’Herault. La frazione ha poco più di tremila abitanti. Sembrava una serata tranquilla, come tante altre. Poi l’irruzione. Un uomo con un passamontagna, armato di fucile e coltello, entra dentro “Le Querce Verdi” (questo il nome del pensionato) e la custode chiama le forze dell’ordine. L’ignoto scassinatore si accorge della chiamata della signora, la prende, la lega a una sedia e poi la uccide a coltellate, lasciandola in un lago di sangue. Arrivano le teste di cuoio, ma per le custode è troppo tardi. Le forza speciali anti-terrorismo ispezionano tutto l’ospizio, ma del killer nessuna traccia. I monaci vengono portati tutti fuori a gruppi di 15 e poi di 30. Parte la caccia all’uomo anche nelle zone limitrofe e nelle case e edifici vicini, ma l’assassino è sparito.
I primi a giungere sul posto sono state 15 teste di cuoio del gruppo PSIG-Sabre, gruppo che combatte il terrorismo. Raggiunti poi da gendarmi e da uomini del RAID di Lunel e di Montpellier, come previsto da ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve che ha disposto che qualsiasi luogo della Francia, anche in campagna, dev’essere raggiungibile da un reparto anti-terroristi entro 20 minuti.
Al momento i militari propendono per una semplice “azione criminale”. Ma non è ancora esclusa la pista terroristica. Ieri, infatti, gli investigatori avevano riferito di possibili obiettivi del gruppo di terroristi arrestati sabato notte fra Strasburgo e Marsiglia. La Francia ripiomba nella paura.