Froome positivo antidoping, rischia di dover rinunciare al titolo

Froome positivo antidoping, rischia di dover rinunciare al titolo

Froome positivo antidoping, il campione si difende così: “Ormai è noto che ho l’asma e so esattamente quali sono le regole. Uso un inalatore per gestire i miei sintomi (sempre entro i limiti consentiti) e so che vengo testato ogni giorno quando indosso la maglia del leader di una corsa. La mia asma è peggiorata alla Vuelta, quindi ho seguito il consiglio del medico di squadra di aumentare il dosaggio di Salbutamolo. Come sempre, ho fatto massima attenzione a non usare più dei limiti consentiti. Considero con grande serietà la mia leadership in uno sport. L’Uci (Unione Ciclistica internazionale) ha assolutamente ragione di esaminare i risultati dei test e, insieme al team, fornirò qualsiasi informazione richiesta”.

Froome positivo antidoping: quantità elevata di salbutamolo

Una battuta d’arresto per il campione britannico e mondiale che durante un controllo alla Vuelta di settembre è risultato positivo all’antidoping. La notizia non era stata diffusa perchè il diretto interessato e i suoi legali volevano fare luce sulla vicenda.

L’agenzia antidoping mondiale consente un livello di 1.000 nanogrammi per millimetro di salbutamolo e al ciclista trentaduenne è stata ritrovata una quantità doppia.

Se Froome non riuscirà a chiarire la situazione verrà privato del suo titolo e inoltre dovrà rinunciare a partecipare al Giro d’Italia e al Tour de France.

Un caso analogo si ebbe nel 2007 quando Alessandro Petacchi fu trovato con una quantità al di sopra della soglia di salbutamol. L’atleta fu fermato per dodici mesi e fu privato delle cinque vittorie di tappa al Giro d’Italia.

Il comunicato dell’Uci, Union Cycliste Internationale, recita: “La positività di Froome, e’ stata riscontrata lo scorso 7 settembre, secondo la ricostruzione di “AS” dopo la 18esima tappa della Vuelta, con traguardo a Santo Toribio de Liebana. La gara fu vinta da Sander Armee, il britannico chiuse al 23esimo posto, ma recupero’ parte dei 42 secondi guadagnati il giorno prima da Vincenzo Nibali. Lo Squalo dello Stretto arrivo’ secondo nella classifica generale della Vuelta e, in caso di squalifica di Froome, potrebbe ricevere l’assegnazione del titolo”.

Frome, il “kenyano bianco”, così chiamato per via delle sue origini è stato uno dei protagonisti indiscussi delle ultime gare ciclistiche a tappe.

Vincitore di 4 Tour de France, nel 2013, nel 2015, nel 2016 e nel 2017 e di due bronzi a Londra nel 2012 e a Rio de Janeiro nel 2016.

Un campione indiscusso che dovrà dare conto delle sue azioni. Per conoscere l’esito della vicenda non resta che attendere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *