Gabanelli rifiuta la co-direzione di RaiNews24 e si autosospende

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La giornalista d’inchiesta Milena Gabanelli ha deciso di autosospendersi dopo la proposta fattagli dal Cda di Viale Mazzini che la voleva condirettrice al fianco di Antonio Di Bella di RaiNews 24 con delega allo sviluppo web e al data journalism.

Le parole della giornalista

L’ex direttrice di Report ha ufficialmente rinunciato all’offerta. “Non me la sento di mettere la faccia su un prodotto che non firmo – ha dichiarato -. Ho chiesto oggi al direttore generale Orfeo di concedermi l’aspettativa non retribuita fino a quando non verrà varato il nuovo piano news”.

Gabanelli avrebbe dovuto dirigere un nuovo grande portale Rai24.it con una squadra di oltre 80 giornalisti e una sezione dedicata al data journalism. Un progetto al quale lavorava già da sei mesi, ma che è stato bocciato da viale Mazzini con l’ordine di ridurre le testate giornalistiche e accorpare quelle già esistenti.

“La soluzione individuata dal Cda – attacca Gabanelli – è quella di trasferirmi, in attesa di tempi migliori, dentro al sito di Rainews.it che oggi fa poco più di 100.000 utenti unici, senza una definizione dei tempi, con risorse inadeguate a coprire le 24 ore, e senza nessuna possibilità di decollare”.

Milleseicento giornalisti Rai e un progetto per anticipare l’informazione on-line

«Sembrerà strano – argomenta Gabanelli – ma la Rai, al contrario di tutte le tv del mondo, ha molti telegiornali, ma non ha un portale di news online organizzato in modo da valorizzare il lavoro dei suoi 1600 giornalisti sul web. La concessione dice che deve colmare il gap digitale, poiché una grande fetta di popolazione non si informa più attraverso i canali tradizionali, e ad oggi è completamente esclusa dal servizio pubblico pur pagando il canone. Un fatto gravissimo di cui sia l’azienda che la commissione di Vigilanza sono consapevoli. Il mio incarico era di preparare le condizioni per poter mettere tutti i 1600 giornalisti Rai (a partire dai corrispondenti esteri e regionali) in condizione di anticipare le notizie sull’online e fornire contenuti realizzati ed informazioni di cui sono depositari, e che, per ragioni di spazio, non possono essere condensate nei telegiornali».

«L’ostacolo è questo: le testate sono troppe (Tg1, Tg2, Tg3, Tgr, Tg Parlamento, Rainews 24, Gr, Rai sport) e finché non se ne accorpa qualcuna non si può varare una nuova testata. Che bisogna riorganizzare l’offerta informativa ».

«Purtroppo – continua Gabanelli – non mi risulta che i consiglieri siano mai entrati nel merito del progetto, organizzazione e potenzialità. A fronte di queste considerazioni, ovvero della certezza di non produrre risultati proporzionali al lavoro svolto, alle aspettative del pubblico, al ruolo della tv di servizio pubblico, e al fatto che non me la sento di mettere la faccia su un prodotto che non firmo (non essendone il direttore responsabile), ho chiesto oggi al Direttore Generale di concedermi l’aspettativa non retribuita, fino a quando il Cda avrà varato il nuovo piano news e deciso quegli accorpamenti che sarebbero il preludio per il varo di una nuova testata. Se a quel punto intenderà affidarmi la direzione troverà la mia disponibilità».

 

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