Gaza: conclusione del cessate il fuoco, ultimi dettagli da definire
Un “ultimo round” di colloqui sulla tregua di Gaza è in corso in Qatar. Questi colloqui vogliono mettere fine alla guerra tra Israele e Hamas dopo oltre 15 mesi di conflitto. Il Qatar ha inviato una bozza di accordo per porre fine ai combattimenti nella Striscia di Gaza e scambiare ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi. La bozza prevede il ritorno di ostaggi, il ritiro delle forze israeliane dalla zona e un aumento degli aiuti umanitari inviati a Gaza. La questione del governo di Gaza dopo la guerra resta tuttavia un punto controverso nei negoziati attuali.
Colloqui sulla tregua di Gaza in fase avanzata
Il Qatar ha inviato a Israele e Hamas una bozza di accordo per porre fine ai combattimenti nella Striscia di Gaza e scambiare ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi, in un primo passo volto a porre fine alla guerra durata 15 mesi. A una settimana dall’insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, alcuni funzionari affermano che nei colloqui ospitati da Doha è stata raggiunta una svolta e che un accordo potrebbe essere vicino. In particolare, la bozza prevede il rilascio di ostaggi diviso in fasi, il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza mantenendosi vicino al confine per proteggere le città e i paesi israeliani, e un aumento degli aiuti umanitari inviati nella zona.
Secondo la bozza di accordo, nella prima fase verranno rilasciati 33 ostaggi, tra cui bambini, donne, soldatesse, uomini con più di 50 anni, feriti e malati. Successivamente, si inizierà a trattare il rilascio degli ostaggi ancora in vita, inclusi soldati e uomini in età militare. Inoltre, è previsto un ritiro delle forze israeliane per fasi, con misure di sicurezza per proteggere il confine e consentire ai residenti disarmati della Striscia di Gaza settentrionale di fare ritorno, limitando il trasferimento di armi nella zona.
Infine, l’accordo prevede un aumento degli aiuti umanitari inviati nella Striscia di Gaza, considerata in una grave crisi umanitaria. Tuttavia, rimangono ancora delle problematiche da risolvere, come la governance della Striscia dopo la guerra e il coinvolgimento di Hamas nel governo. Mentre la comunità internazionale auspica un governo palestinese per Gaza, Israele si oppone al ruolo di Hamas e all’intervento dell’Autorità Nazionale Palestinese. Inoltre, secondo fonti statunitensi, il Segretario di Stato americano Anthony Blinken dovrebbe presentare un piano per il futuro governo e la ricostruzione della Striscia di Gaza.
Ultimo round di colloqui sulla tregua di Gaza
Il “ultimo round” di colloqui sulla tregua di Gaza dovrebbe iniziare oggi in Qatar, secondo una fonte informata sui negoziati volti a porre fine alla guerra tra Israele e Hamas dopo oltre 15 mesi. Si tratterà di incontri finalizzati a porre a punto i dettagli restanti dell’accordo, con la presenza di capi delle agenzie di intelligence israeliane, inviati per il Medio Oriente delle amministrazioni statunitensi in entrata e in uscita, e il primo ministro del Qatar.
Il Qatar ha inviato una bozza di accordo ai rappresentanti di Israele e Hamas per porre fine ai combattimenti nella Striscia di Gaza e realizzare uno scambio di ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi, come primo passo per terminare il conflitto durato 15 mesi. Una svolta nei colloqui ospitati da Doha potrebbe essere vicina, soprattutto alla luce dell’imminente insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump.
Tra i punti principali della bozza di accordo, rientra il ritorno degli ostaggi in più fasi, con il rilascio di ostaggi vivi e i corpi degli ostaggi deceduti. Inoltre, è previsto il ritiro delle forze israeliane con misure di sicurezza per proteggere le città e i paesi israeliani.
Gli aiuti umanitari inviati nella Striscia di Gaza verranno aumentati per fronteggiare la crisi umanitaria, ma rimangono aperte questioni sul futuro governo della regione. Israele si oppone al ruolo di Hamas nel governo di Gaza, mentre l’attuale ciclo di colloqui non sembra aver affrontato la complessa questione della sovranità.
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