Gela, omicidio sorelline: madre ossessionata da Veronica Panarello
Emergono particolari inquietanti sul caso della tragedia avvenuta a Gela lo scorso 27 dicembre, in cui hanno perso la vita Maria Sofia e Gaia, le due sorelline strangolate dalla madre, Giusy Savatta. La donna sarebbe stata ossessionata per mesi da Veronica Panarello, accusata di aver ucciso il figlio Loris nella propria abitazione di Santa Croce Camerina (RG). A renderlo noto il Giornale di Sicilia.
A due anni da quel delitto efferato la Sicilia rivive momenti di sgomento e torna a interrogarsi sul perché una madre arrivi a compiere un gesto così incomprensibile. Si scava nella vita privata della donna, su probabili problemi psicologici antecedenti il delitto e sulla famiglia. Dinamiche che ricordano i primi giorni delle indagini sul caso di Loris Stival, strangolato probabilmente con delle fascette usate solitamente dagli elettricisti.
La morte del piccolo Loris aveva turbato la 41enne gelese, insegnante di sostegno, che aveva seguito in maniera ossessiva tutti gli sviluppi della vicenda e che oggi è stata trasferita nel carcere Petrusa di Agrigento, dov’è tuttora rinchiusa Veronica Panarello.
I particolari emersi dalle indagini non rappresentano di certo delle prove, ma come fa sapere la Procura, sono al vaglio degli inquirenti.