Gela, uccide le sue due bimbe con la candeggina e tenta il suicidio

Tragedia a Gela in provincia di Caltanissetta. Una donna ha ucciso le due figlie, due bambine di sei e dieci anni, avvelenandole e poi ha tentato il suicidio. Il fatto è accaduto in via Passaniti, nel centro storico di Gela.

La donna, Giuseppa Savatta, 41 anni, ha tentato poi di suicidarsi, scavalcando il balcone della sua casa al secondo piano. Ma alcuni soccorritori l’hanno salvata.

Sembra che la donna abbia usato la candeggina per avvelenare le piccole e subito dopo avrebbe ingerito anche lei il liquido cominciando a gridare e tentando di scavalcare il balcone di casa. Sarebbe stata fermata da un vicino. Il marito Vincenzo Trainito, 48 anni, è ingegnere e insegna in un istituto scolastico privato. A trovare il corpo delle due bimbe sembra sia stato proprio il marito della donna, pochi minuti dopo le 13. L’uomo di ritorno dal lavoro ha trovato i corpi senza vita delle due piccole e la moglie in stato di shock. Ancora confusa la ricostruzione dei fatti.

Una delle piccole vittime è stata trovata nella sua cameretta, l’altra in corridoio. Entrambe erano in pigiama. Ora la donna si trova ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Vittorio Emanuele  a causa della candeggina bevuta. Qualche vicino sussurra che soffrisse da tempo di depressione. Sulla vicenda indagano i carabinieri