Generale Shehada: i depositi di Hezbollah a Shama, Libano
Israele ha preso di mira la zona di Shama nel sud del Libano, dove sono presenti basi Unifil e depositi di Hezbollah. Il governo israeliano cerca di spingere le forze Unifil a ritirarsi verso nord per modificare la risoluzione 1701. L’obiettivo di Netanyahu è creare una zona cuscinetto nel sud del Libano per proteggere il proprio territorio dagli attacchi missilistici. Le forze italiane sono responsabili della parte occidentale del Libano e sono attaccate perché presenti nella zona di Shama. Israele mira a colpire i depositi di Hezbollah e le basi di lancio per proteggere il proprio territorio.
Israele attacca la zona di Shama nel sud del Libano
Israele sta colpendo in modo particolare la zona di Shama, nel sud del Libano, dove si trovano le basi Unifil e il contingente italiano, a causa della presenza di tre depositi di Hezbollah. Lo ha spiegato l’analista di Difesa libanese, generale Mounir Shehadeh, a “Italpress”.
Secondo l’analista, prima dell’operazione di terra in Libano, Israele ha chiesto al contingente Unifil di ritirarsi verso nord di almeno 5 chilometri, ma tale richiesta è stata respinta. Questo ha spinto Israele ad attaccare le zone dove si trovano le basi della missione Onu, comprese quelle italiane.
L’obiettivo del governo israeliano, guidato da Benjamin Netanyahu, è quello di modificare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Tuttavia, le divergenze tra i paesi membri rendono difficile l’approvazione di una nuova risoluzione. Netanyahu cerca quindi di spingere le forze Unifil a ritirarsi verso nord, creando una zona cuscinetto dopo il fiume Litani.
Il generale libanese in pensione sottolinea che le forze italiane sono responsabili della parte occidentale del sud del Libano, dove sono presenti i depositi di Hezbollah e le basi di lancio di missili che minacciano Israele. Per questo motivo, Israele cerca di colpire tali obiettivi per proteggere la propria popolazione dai missili provenienti da quella zona.
Israele attacca la zona di Shama nel sud del Libano: motivazioni e obiettivi
Israele ha intensificato i suoi attacchi nella zona di Shama, nel sud del Libano, mirando alle basi Unifil e al contingente italiano presenti in quella regione. Secondo l’analista di Difesa libanese, generale Mounir Shehadeh, Israele ha preso di mira tre depositi di Hezbollah situati in quell’area, spingendo l’Unifil a respingere la richiesta di ritirarsi verso nord per almeno 5 chilometri.
L’obiettivo politico del governo israeliano, guidato da Benjamin Netanyahu, è quello di modificare la risoluzione 1701 per imporre una nuova risoluzione che favorisca le sue strategie nel sud del Libano. Tuttavia, le divergenze presenti tra i paesi dell’Onu rendono difficile l’approvazione di una nuova risoluzione o la modifica della precedente, poiché richiedono il consenso del Consiglio di Sicurezza.
Netanyahu vuole creare una zona cuscinetto nel sud del Libano, spingendo le forze Unifil a ritirarsi verso nord del fiume Litani. Le forze italiane, responsabili della parte occidentale del sud del Libano, sono particolarmente colpite dagli attacchi israeliani a causa della presenza di depositi di Hezbollah e basi di lancio di missili nella zona di Shama. Israele mira a neutralizzare queste minacce per proteggere il proprio territorio dai lanci di missili provenienti dal Libano.
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