Genitori maltrattano il figlio adottivo. Il pm chiede quattro anni
Lo scorso dicembre, una coppia torinese era stata accusata di maltrattamenti ai danni del figlio adottivo, oggi diciassettenne. Il pm ha chiesto adesso la pena di quattro anni per i genitori. Loro si difendono: “Siamo innocenti”.
“Non si tratta di un episodio avvenuto una sola volta – dichiara il pubblico ministero – ma di maltrattamenti continui e quotidiani durati otto anni. Docce fredde e mutande in bocca per punirlo, queste tra le tante umiliazioni nei confronti del piccolo. Nel corso del processo è emerso anche che in una circostanza il bambino era stato costretto a portare al collo un cartello con la scritta “sono un bambino sporco”.
Ad accorgersi delle aggressioni quotidiane del piccolo sono state le maestre della scuola che raccontano che il bimbo arrivasse in classe con vestiti grandi, sporchi e di maleodoranti: spesso sulla schiena aveva dei grossi lividi lasciati da una cinghia o da un bastone.
“Mi facevano zappare l’orto sino a tarda sera – racconta il ragazzo – E spesso mi fasciavano la testa con una benda per impedirmi di parlare”. Nato a Donetsk in Ucraina, ormai 17enne, adesso vive in una comunità a seguito di un provvedimento del Tribunale per i Minorenni di Torino. Si è costituito parte civile.
L’avvocato della coppia imputata, difende i suoi assistiti: “Lo scenario è complesso e bisogna valutare con attenzione l’attendibilità dei racconti dal ragazzo, oggi quasi maggiorenne. Le accuse sono terrificanti, ma può essere che il piccolo abbia aumentato normali castighi e punizioni”. Il processo riprenderà il primo febbraio.