Genova si propone come sede per una delle gigafactory per l’Intelligenza Artificiale in Italia

Genova si candida a ospitare una gigafactory per l’intelligenza artificiale, sfidando Bologna. Il presidente ligure, Marco Bucci, vede importanti ricadute economiche e occupazionali. L’area necessaria sarebbe limitata, ma la gigafactory richiederà molta energia verde. Il protocollo d’intesa coinvolge istituzioni e aziende locali, creando nuove opportunità nel settore digitale. Il sottosegretario Butti elogia l’iniziativa, sottolineando l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato. La Liguria si distingue per la digitalizzazione e il Pnrr, mentre Genova si prepara a diventare una capitale del dato a livello nazionale.
Genova si candida ad ospitare una gigafactory per l’intelligenza artificiale
Genova si è proposta come sede per una delle gigafactory per l’intelligenza artificiale finanziate dall’Unione europea, confermandosi come “capitale del dato” a livello nazionale. Il presidente ligure Marco Bucci ha annunciato che la città è in competizione con Bologna per questa importante opportunità, sottolineando le risorse e le partnership già presenti a Genova che potrebbero contribuire al successo del progetto. Il forte legame tra IIT, le università e le aziende locali potrebbe portare a significative ricadute economiche e occupazionali per la regione.
Il protocollo d’intesa firmato include diverse istituzioni e enti, tutti coinvolti nell’ambizioso progetto. La presenza di due supercomputer a Genova, in particolare il Davinci-1 di Leonardo e il Franklin dell’IIT, rappresenta una solida base per lo sviluppo futuro della città nel campo digitale. Grazie alla collaborazione tra Regione Liguria, Comune di Genova, università, industria e enti di ricerca, si prevede un ampio sviluppo che potrà coinvolgere diversi settori.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alessio Butti, ha elogiato il ruolo di leadership della Liguria nel processo di digitalizzazione e nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’obiettivo di creare una gigafactory per l’intelligenza artificiale rappresenta un’importante sfida che richiede un forte impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati, per bilanciare le esigenze economiche e finanziarie del territorio.
Questa iniziativa segna un importante passo avanti nel processo di digitalizzazione della città, aprendo nuove opportunità di sviluppo e innovazione. La collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte promette di portare Genova verso un futuro digitale più avanzato e competitivo a livello nazionale e internazionale.
Genova si candida a ospitare una gigafactory per l’intelligenza artificiale
Genova si dimostra pronta a diventare una delle città italiane ad ospitare una gigafactory per l’intelligenza artificiale, finanziata dall’Unione europea. La firma del protocollo d’intesa ‘High performance computing per la ricerca biomedica’ segna un passo importante per la candidatura del capoluogo ligure come ‘capitale del dato’ a livello nazionale. La presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alessio Butti, conferma il sostegno del governo a questa iniziativa.
Il presidente ligure, Marco Bucci, durante l’evento ha sottolineato l’importanza di questa candidatura e ha confrontato Genova con Bologna per l’ottenimento della gigafactory. Genova può vantare il computer più potente di Leonardo e una solida filiera composta da IIT, università e aziende, offrendo così importanti ricadute economiche e occupazionali. Le aree necessarie per ospitare la gigafactory non richiedono spazi enormi, ma devono garantire la presenza di computer e postazioni di lavoro.
La firma del documento da parte di varie istituzioni e enti locali, come Regione Liguria, Comune di Genova, CNR e Confindustria Genova, sottolinea l’unità e l’impegno del territorio nel supportare questo progetto. La presenza di due supercomputer, Davinci-1 di Leonardo e Franklin dell’IIT, mostra il potenziale di Genova nel settore della ricerca biomedica e nel futuro digitale della città.
Il supporto del sottosegretario Butti conferma l’importanza strategica di questa iniziativa per il territorio. La collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale per garantire il successo della gigafactory e per contemperare le diverse esigenze economiche e finanziarie del territorio. Genova si prospetta così come una delle città italiane pronte ad abbracciare l’intelligenza artificiale e a diventare un punto di riferimento a livello europeo.
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