Gentiloni incassa la fiducia al Senato con 169 sì
Incassata la fiducia alla Camera con 368 sì, il governo Gentiloni ottiene anche il via libera al Senato: 169 i voti a favore, 99 i contrari, nessun astenuto. Il governo di Matteo Renzi, il 25 febbraio del 2014, ottenne la prima fiducia del Senato con lo stesso numero di voti favorevoli. Ala e Lega non hanno partecipato al voto mentre il M5S alla seconda chiama ha votato in massa no. Sono stati in 30 su 35 a esprimere il voto contrario. L’aula tornerà a riunirsi martedì 20 dicembre.
Domani, quindi, il nuovo premier prenderà parte nel pieno delle sue funzioni al vertice dei capi di governo socialisti europei a Bruxelles, suo primo appuntamento internazionale e che precede il Consiglio Europeo.
Di seguito alcuni estratti del discorso pronunziato dal neo premier in Aula : «Chiedo la vostra fiducia ed esprimo la mia fiducia nel Senato» ha esordito così il premier nell’Aula di Palazzo Madama. La riforma del governo Renzi («L’ho condivisa pienamente», rivendica Gentiloni) è stata bocciata dai cittadini e dunque il Senato continuerà a esistere nel pieno delle sue funzioni. «Quindi – ha spiegato il nuovo primo ministro, guardando i banchi dell’emiciclo – la fiducia che chiedo al Senato è un po’ particolare: chiedo la vostra fiducia ed esprimo la mia nei confronti del prerogative del Senato».
Gentiloni ha poi sottolineato: «Il nuovo governo durerà finché avrà la fiducia, ma a prescindere dalla data del voto è urgente intervenire sulla legge elettorale. Il governo non sarà attore protagonista ma avrà il compito di facilitare la ricerca di una soluzione e avrà il compito anche di sollecitare le forze politiche».