Gestire uno studio medico: equilibrio tra empatia, accoglienza e burocrazia
A Roma, da una parte ci sono i medici e dall’altra i pazienti, con al centro tanta empatia, accoglienza, organizzazione e obblighi burocratici. La gestione efficiente di uno studio medico è fondamentale per garantire la qualità della prestazione sanitaria e creare un ambiente professionale e accogliente che influisce positivamente sulla percezione del paziente.
Elisabetta Rusconi, esperta nella gestione di studi medici, ha affrontato diversi temi durante un’intervista a Marco Klinger per il programma televisivo Medicina Top dell’agenzia di stampa Italpress. Rusconi ha sottolineato l’importanza di creare un ambiente positivo e sereno nonostante le sfide quotidiane, in modo da favorire una migliore relazione con i pazienti.
Secondo Rusconi, il rapporto tra medico e paziente si basa su rispetto, conoscenza e fiducia. Spesso questo legame si trasforma in un rapporto di amicizia nel tempo. L’assistente medico svolge un ruolo fondamentale nel facilitare la comunicazione tra il medico e il paziente, aiutando quest’ultimo a porsi domande e a sentirsi più a proprio agio durante le visite.
La burocrazia rappresenta una sfida sempre più grande per chi gestisce uno studio medico, con normative sempre più restrittive che richiedono più tempo e attenzione. Questo implica un minor tempo da dedicare effettivamente ai pazienti, cosa che può incidere sulla qualità dell’assistenza fornita.
Il lavoro di gestione di uno studio medico non si limita all’ambiente lavorativo, ma spesso continua anche a casa, con pazienti che cercano supporto e risposte anche al di fuori degli orari normali. La disponibilità e la dedizione richieste possono essere estenuanti, ma fondamentali per garantire un servizio completo e attento.
Durante la pandemia da Covid-19, è stato particolarmente difficile far rispettare le normative sanitarie restrittive, mantenendo comunque un rapporto di fiducia con i pazienti e garantendo un ambiente sicuro. La pandemia ha portato a cambiamenti significativi nel modo di lavorare e nei rapporti interpersonali, con una maggiore emergenza dell’egoismo e dell’individualismo a scapito dell’altruismo.
In conclusione, la gestione di uno studio medico richiede non solo competenze professionali e organizzative, ma anche empatia, disponibilità e capacità di adattamento ai cambiamenti, come dimostrato durante la pandemia da Covid-19. La relazione con i pazienti rimane fondamentale per garantire una buona qualità dell’assistenza sanitaria e un ambiente accogliente e professionale.