Dal Giappone arrivano i replicanti, robot identici agli umani

Dal Giappone arrivano i replicanti, robot identici agli umani

Dalla mente di uno scienziato giapponese arrivano i replicanti. Hiroshi Ishiguro  nei suoi laboratori di Osaka ha creato una fabbrica di androidi in costante evoluzione. Nel 2002 iniziò con la replica di sua figlia Risa, 9 anni: un pupazzo di gomma dalle movenze rigide e troppo meccaniche.

I robot umanoidi giapponesi di Hiroshi Ishiguro sono copie quasi indistinguibili dagli esseri umani. Ishiguro, docente all’Università di Osaka, è diventato noto in tutto il mondo per avere realizzato un clone di se stesso.

Robot che sostituiranno gli uomini in molte mansioni

Si tratta di avatar robotici che possano essere capaci, in futuro, di sostituirci. Lo scienziato giapponese è convinto che questo possa avvenire nella vita quotidiana come nel mondo dello spettacolo, della musica, del cinema, della moda. Replicanti che sfidano il tempo, restano sempre giovani, non si stancano, che conservano intatta la loro bellezza. I robot, sostiene Ishiguro, per essere accettati dagli umani devono essere quanto più simili ad essi. E per raggiungere questo obiettivo vengono utilizzati materiali come il silicone, che simulano la pelle umano, piuttosto che capelli veri.

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Ci si potrebbe anche innamorare di loro

Il suo obiettivo è creare l’androide perfetto che non solo diventerà una badante efficace, o una funzionaria credibile, ma anche, e molto a breve, un’amante perfetta e forse anche una moglie.

Questi schiavi tecnologici sono già usati nella roboterapia e come chat bot da compagnia per vincere il senso d’isolamento che continua a crescere nel nostro rapporto di dipendenza con la tecnologia.  Un toccasana tecnologico a un male accresciuto dalla tecnologia stessa.

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