Gino Cecchettin riflette sulle parole intercettate del padre di Turetta: “Non mi spetta giudicare un altro papà”

Gino Cecchettin riflette sulle parole intercettate del padre di Turetta: “Non mi spetta giudicare un altro papà”

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Gino Cecchettin è stato ospite della manifestazione La Terrazza della Dolce Vita a Rimini, insieme a Simona Ventura e il marito Giovanni Terzi. Durante l’evento, ha toccato un argomento delicato: le conversazioni intercettate di Nicola Turetta con il figlio Filippo Turetta durante un colloquio in carcere avvenuto nel dicembre del 2023, divulgate dal tabloid Giallo.

Cecchettin ha espresso il suo disappunto riguardo alla divulgazione di questa conversazione privata, sottolineando che non avrebbe mai dovuto essere resa pubblica. Ha definito l’azione “inutile e di nessun valore”, evidenziando il grave impatto che ha avuto sulla privacy e la dignità delle persone coinvolte.

In merito alle parole intercettate di Nicola Turetta, Cecchettin ha commentato che, dopo la tragica perdita della figlia Giulia Cecchettin, il resto sembra insignificante. Ha enfatizzato il fatto che alcune notizie non avrebbero dovuto essere divulgate, ma ha anche ribadito che non spetta a lui giudicare le azioni di un altro genitore, quindi si è astenuto dal fare qualsiasi giudizio.

Gino Cecchettin ha rivelato di essere in contatto con i genitori di Filippo Turetta, in particolare con Nicola Turetta, con il quale si è scambiato messaggi. Quest’ultimo, che ha sempre condannato le azioni del figlio, ha inviato dei messaggi a Cecchettin durante le festività natalizie, come confermato dallo stesso Cecchettin.

Anche Elena Cecchettin, sorella di Giulia Cecchettin, ha commentato le parole intercettate di Nicola Turetta, ribadendo l’importanza di non normalizzare il fenomeno del femminicidio. Ha sottolineato che non esistono mostri, ma c’è una pericolosa normalizzazione della violenza di genere, che coinvolge tutti noi. Ha esortato a non tacere di fronte a questa normalizzazione, a fare rumore e rompere il silenzio omertoso, ricordando che ogni vittima non deve essere ridotta a una mera statistica.

Secondo quanto riportato dal Corriere, le frasi di Nicola Turetta intercettate durante l’incontro con il figlio nel carcere Montorio sono state acquisite dagli investigatori e saranno parte integrante del fascicolo processuale contro il 22enne. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 23 settembre davanti alla Corte d’Assise di Venezia.

In conclusione, l’affermazione di Cecchettin e l’impegno di Elena Cecchettin sottolineano l’importanza di combattere la normalizzazione della violenza di genere e di proteggere le vittime, affinché non siano dimenticate o trattate come semplici numeri in una statistica. La riflessione sul rispetto della privacy e della dignità umana in situazioni così delicate è fondamentale per garantire una società più equa e rispettosa.

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