Giornata Mondiale del Cuore: prevenzione delle malattie cardiovascolari

Giornata Mondiale del Cuore: prevenzione delle malattie cardiovascolari

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Oggi si è tenuto un convegno a Roma per la Giornata Mondiale del Cuore 2024, con il contributo di Bayer Italia e il patrocinio della Società Italiana di Cardiologia e dell’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci. Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia, provocando 230.000 decessi all’anno. L’80% degli eventi cardiovascolari può essere prevenuto grazie ai progressi scientifici e alle terapie disponibili. Gli interventi hanno sottolineato l’importanza della prevenzione, della sensibilizzazione e di un approccio integrato tra medici e specialisti. È essenziale costruire un territorio come punto di riferimento per la cura dei pazienti cardiovascolari.

Convegno per la Giornata Mondiale del Cuore 2024 a Roma

Oggi si è svolto a Roma il convegno in occasione della Giornata Mondiale del Cuore 2024, organizzato con il contributo di Bayer Italia e il patrocinio della Società Italiana di Cardiologia e dell’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci. Durante l’evento, si è discusso dell’impatto delle malattie cardiovascolari e dell’importanza della prevenzione secondaria. Con 230.000 decessi all’anno, queste patologie rappresentano la principale causa di morte negli adulti in Italia.

Tra i relatori, la senatrice Elena Murelli ha sottolineato l’importanza della prevenzione, evidenziando che l’80% degli eventi cardiovascolari può essere evitato grazie ai progressi scientifici e alle terapie disponibili. Anche la senatrice Ylenia Zambito e l’onorevole Gian Antonio Girelli hanno ribadito l’importanza di un approccio integrato per contrastare efficacemente tali patologie.

Il Direttore del Dipartimento Malattie Cardiovascolari dell’Istituto Superiore di Sanità, Marco Silano, ha evidenziato che le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte a livello mondiale, con 17 milioni di decessi all’anno. In Italia, oltre ai 230.000 casi annui, rappresentano anche la prima causa di ricovero ospedaliero, con circa un milione di ospedalizzazioni annuali.

Infine, l’importanza di un approccio integrato tra medici di medicina generale e specialisti è stata sottolineata da Marina Moscatelli della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale. Anche l’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci ha portato il proprio contributo, evidenziando la necessità di un cambiamento nella politica sanitaria verso una maggiore attenzione al territorio come punto di riferimento per la cura dei pazienti affetti da scompenso cardiaco.

Giornata Mondiale del Cuore 2024: l’importanza della prevenzione cardiovascolare

Il convegno organizzato in occasione della Giornata Mondiale del Cuore 2024 ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, esperti clinici e associazioni di pazienti per affrontare l’impatto delle malattie cardiovascolari e sottolineare l’importanza della prevenzione secondaria. In Italia, le patologie cardiache rappresentano la prima causa di morte negli adulti, con numeri allarmanti che potrebbero essere significativamente ridotti attraverso un’efficace prevenzione e l’adozione di terapie innovative.

Durante l’evento, sono stati evidenziati i progressi scientifici che consentono di prevenire circa l’80% degli eventi cardiovascolari, sottolineando l’importanza dell’individuazione dei soggetti a rischio e l’educazione alla salute per ridurre l’incidenza di queste patologie nella popolazione adulta. Un approccio integrato tra medici di medicina generale e specialisti è stato enfatizzato come fondamentale per la gestione delle malattie cardiovascolari e il miglioramento della qualità della vita dei pazienti.

Marco Silano, Direttore del Dipartimento Malattie Cardiovascolari dell’Istituto Superiore di Sanità, ha messo in evidenza che le malattie cardiache sono la prima causa di morte nel mondo, con un elevato numero di decessi anche in Italia. Ha sottolineato l’importanza della prevenzione primaria e degli stili di vita salutari sin dall’infanzia per ridurre il numero di eventi cardiovascolari e migliorare la salute della popolazione.

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