Giornata mondiale dell’igiene delle mani contro il rischio infezioni
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ricorda l’importanza di lavarsi le mani oggi. In occasione della Giornata mondiale dell’igiene delle mani, che si celebra il 5 maggio. Lo slogan è «La lotta contro l’antibiotico-resistenza è nelle tue mani».
Non solo igiene
Lavarsi le mani non è solo un gesto di igiene quotidiana ma anche un importante strumento per prevenire il diffondersi di infezioni. E combattere la antibiotico-resistenza, una delle più gravi minacce alla salute globale. Secondo l’Oms, per modificare i comportamenti e ridurre la diffusione di infezioni che possono rivelarsi letali, soprattutto quelle contratte negli ospedali.
«È un grave problema di salute pubblica, che colpisce centinaia di milioni di persone nel mondo» dice Mahmoud Fikri, direttore Oms per l’area del Mediterraneo orientale.
Le infezioni
Un paziente su dieci prende un’infezione mentre viene curato, il 32% dopo un intervento chirurgico. E di questi la metà ha forme resistenti agli antibiotici. Con un’adeguata igiene delle mani si riduce il rischio e si possono salvare ogni anno 8 milioni di vite solo negli ospedali.
Secondo l’Oms, quando questa misura viene rispettata dall’80% degli operatori sanitari, il rischio di contrarre un’infezione da batterio resistente praticamente si dimezza (-48%). Secondo l’Oms, il tasso di infezioni legate alle terapie mediche, nei Paesi sviluppati, oscilla tra il 4,6% di Italia e Slovenia, il 9,5% della Scozia e il 10,5% del Canada. Senza un cambiamento nelle abitudini, avverte l’organizzazione, l’antibiotico-resistenza continuerà a rimanere una grave minaccia.
Iniziative per l’igiene
Cinque i punti chiave perché queste misure siano adottate con successo nelle strutture sanitarie: devono esserci frizioni a base di alcol nei punti di cura, accesso ad acqua, sapone e asciugamani; formazione degli operatori; valutazione e riscontri sul processo; promemoria sui posti di lavoro e un clima di sicurezza istituzionale.
Per aumentare la sensibilità sull’argomento, la SCA (l’azienda globale leader nell’igiene e nella salute) assieme ai RISE (Research Institutes of Sweden) ha condivideso un nuovo studio sulla presenza di batteri trovati negli ambienti dedicati ai pazienti.
Occorre porre l’accento sull’importanza di igienizzarsi le mani dopo aver toccato gli ambienti ove vivono i pazienti.
Utilizzando campioni di DNA, i ricercatori hanno esaminato la comunità batterica trovata sulle superfici in prossimità dei pazienti. Tessuti (come tende, divisori tra pazienti, biancheria per incubatrici neonatali). Strutture adiacenti ai letti dei pazienti, pavimenti dei reparti, bagni e docce.
Le superfici esaminate nascondono un’ampia varietà di batteri, tra cui alcuni patogeni infettivi.
Stando all’American Journal of Infection Control, l’igiene delle mani in ambiente sanitario tende ad essere carente. Solo il 60% degli operatori sanitari ne riconosce chiaramente l’importanza e ne segue le regole.
“Il nostro studio mostra che le superfici vicine ai pazienti possono nascondere batteri potenzialmente patogeni; un’accurata igiene delle mani dopo il contatto con queste superfici può prevenire la contaminazione incrociata e ridurre potenzialmente le HAI” dichiara Birgitta Bergström, MSc Microbiology &Hygiene presso il RISE Agrifood and Bioscience.