Giornata Mondiale dell’udito, via alla campagna per la prevenzione
Oggi 3 marzo 2017 è la Giornata Mondiale dell’Udito. All’auditorium di Roma Lungotevere di Roma interverrà anche “Cosimo Piccinno”del ministero della Salute.
In occasione della giornata dedicata all’importanza dell’udito, verrà presentato il progetto “L’udito è uno strumento prezioso”. Il ministero della salute ha promosso una campagna di prevenzione per i disturbi dell’udito. Al progetto partecipano musicisti, appassionati di musica, la Croce Rossa, Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), l’Associazione Nazionale Audioprotesisti Professionali (ANAP).
L’iniziativa offre gratuitamente controlli dell’udito altamente specializzati e si impegna per una campagna di prevenzione e sensibilizzazione che partirà dalle scuole. La sanità va incontro alle persone, la prevenzione scenderà nelle piazze come in una festa. L’obiettivo è informare la gente, divulgare materiale utile per la prevenzione dei disturbi.
I problemi dell’udito possono compromettere significativamente la qualità della vita dall’infanzia fino alla terza età. Ignorare i deficit uditivi genera difficoltà nella comprensione, nella lettura, e nella comunicazione. Negli anziani, i disturbi all’udito pssono invece generare isolamento e depressione
I controlli audiologici periodici sono fondamentali per i più piccoli, più anziani, ma anche nella fascia d’età tra i 40 e i 65 anni. È proprio in questa età che si può intervenire per correggere l’eventuale deficit prima che si aggravi.
Cosa fare in caso di problemi uditivi?
1. Usare gli screening uditivi alla nascita per riconoscere fin da subito un eventuale disturbo.
2. Educare i giovani a curare l’udito per mezzo di iniziative di informazione e sensibilizzazione nelle scuole italiane
3. Effettuare un controllo audiologico almeno una volta all’anno.
4. Correggere il deficit, personalizzando l’apparecchio anche in caso di un’ipoacusia di medio grado.
5. Documentarsi sul disturbo uditivo, perché l’ipoacusia spesso genera altri problemi di salute come depressione, diabete, declino cognitivo e rischio di cadute.