Giornata mondiale della pasta, l’alimento sano per sfamare il mondo
Oggi si celebra la 19esima edizione della Giornata mondiale della pasta, che ha fissato la data del 25 ottobre per celebrare l’alimento simbolo della dieta mediterranea. Un piatto di pasta per nutrire il pianeta, questo il tema di quest’anno.
Dopo le edizioni passate a New York (2009), Rio de Janeiro (2010), Roma (2011), Città del Messico (2012), Istanbul (2013), Buenos Aires, Milano (per Expo 2015) e Mosca nel 2016, quest’anno ci si sposta in Brasile, primo produttore di pasta del Sudamerica, con 1,2 milioni di tonnellate prodotte nel 2016, e un consumo pro capite di 6,1 chili.
Qui arriveranno i delegati – produttori di tutti i Paesi, nutrizionisti, cuochi, esperti di alimentazione – di quella sorta di “Onu della Pasta” che è l’Ipo, che, sin dalla sua fondazione, nel 2005, si propone di promuovere il consumo di Pasta nel mondo e diffonderne la cultura.
Tutte le iniziative in programma
Con l’iniziativa Pastifici aperti nella settimana del World Pasta Day , dal 23 al 28 ottobre, i pastai associati ad AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) apriranno al pubblico le porte di sette impianti produttivi.
Inoltre, il 25 ottobre, su Twitter, è prevista una spaghettata virtuale al pomodoro, in cui esperti, chef, giornalisti, blogger e pasta lover di tutto il mondo sono invitati a dire la loro su questa ricetta iconica utilizzando gli hashtag #WorldPastaDay e #Spaghetti. Nello specifico, l’appuntamento, in Italia, è dalle 12 alle 14, mentre dalle 17 alle 19 per rilanciare questo dibattito anche in America. Come piatto simbolo della Giornata della Pasta 2017 è stato scelto lo spaghetto al pomodoro che racconta meglio di tutti la magia della pasta e non a caso tra le emoticon sono gli spaghetti al pomodoro a rappresentarla.
Aumentata la produzione di pasta in tutto il mondo
Secondo i dati elaborati da AIDEPI e IPO (International Pasta Organisation), entrambe promotrici dell’iniziativa, è assolutamente a buon punto. Dal 1997 al 2016, infatti, la produzione dell’alimento è aumentata di quasi il 57 per cento, passando da 9,1 a 14,3 milioni di tonnellate.
Con 48 Paesi (+77 per cento) che ne producono in quantità accettabili (oltre 1.000 tonnellate), 52 (allora erano soltanto trenta) che ne consumano almeno 1 kg pro capite all’anno. E l’Italia, che oggi come allora, guida il mercato, con un piatto su quattro creato in un pastificio dello Stivale.
La lotta alla fame
«La Giornata Mondiale della pasta ci offre ancora una volta l’opportunità di raccontare quanto questo alimento straordinario possa essere ideale per sfamare il mondo in modo sano e sostenibile» afferma Paolo Barilla, presidente di IPO.
Non a caso, sono molti i pastai italiani e di tutto il mondo impegnati nell’iniziativa benefica globale The power of pasta, grazie alla quale hanno la possibilità di donare alle Associazioni locali impegnate nella lotta contro la fame un quantitativo di pasta sufficiente a realizzare oltre tre milioni di piatti.
Un ingrediente universale: il suo sapore si lega con facilità a diversi prodotti – pesce, verdure, formaggi, carni – e stili di cucina del mondo, il costo è accessibile, la produzione sostenibile, non trova preclusioni sulle tavole di popoli delle diverse religioni, si sposa anche a scelte vegetariane e vegane.