Giovane cingalese si uccide: non poteva frequentare ragazza italiana

Giovane cingalese si uccide: non poteva frequentare ragazza italiana

Un sedicenne cingalese si è tolto la vita a Siena bevendo soda caustica. All’origine del gesto, il rifiuto della famiglia a permettere al giovane di frequentare una coetanea italiana.

I motivi del gesto

I suoi genitori non vedevano di buon occhio la frequentazione di una coetanea italiana, troppo lontana, per loro dalla loro cultura.

Il divieto dei genitori è diventato, per lui, un muro insuperabile tanto da indurlo a ad ingoiare tutta d’un fiato una bottiglia di soda caustica utilizzata per le pulizie domestiche.

Un’agonia atroce, il rantolo sempre più forte che ha svegliato i genitori. Scattato l’allarme, la disperata corsa all’ospedale di Bassano del Grappa (Vicenza): tutto inutile, la morte è sopravvenuta dopo un paio d’ore di agonia per le gravi lesioni interne.

Una tenera amicizia

I due ragazzi si erano conosciuti nella stessa scuola, un istituto superiore di Bassano del Grappa. La loro amicizia, cresciuta nel tempo trasformandosi sempre più in un affetto profondo. I genitori della ragazza italiana avevano accettato quella affinità elettiva, non così è avvenuto per quelli del 16enne.

I genitori, secondo quanto si è appreso, avrebbero vietato al figlio di vedere e frequentare la ragazzina per diversi motivi. Ai militari avrebbero spiegato di temere che si impegnasse sentimentalmente prima dei 18 anni. Ma soprattutto la loro religione non poteva tollerare dei rapporti con donne di altre culture e quindi avrebbe dovuto rompere subito la relazione.

La famiglia del giovane si è trincerata nel dolore per quanto avvenuto. Delle indagini si occupano i carabinieri.

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