Giovanna Marini, la cantautrice del popolo e della libertà ci lascia

Giovanna Marini, la cantautrice del popolo e della libertà ci lascia

Giovanna Marini, conosciuta come la “Joan Baez italiana”, è scomparsa all’età di 87 anni, lasciando un importante contributo alla musica folk. La cantautrice ha dedicato la sua vita alla musica popolare e al recupero della tradizione orale italiana, collaborando con artisti come De Gregori, Pasolini e Calvino.

Giovanna Marini è deceduta ieri, 8 maggio, a Roma dopo una breve malattia. Nata il 19 gennaio 1937 a Roma, proveniva da una famiglia di musicisti che ha tramandato la passione per la musica attraverso 4 generazioni. Suo padre, Giovanni Salviucci, era un compositore allievo di Ottorino Respighi al Conservatorio di Santa Cecilia, mentre sua madre, Ida Parpagliolo, insegnava musica in conservatorio.

Compositrice, cantante e studiosa, Giovanna Marini si è dedicata al recupero della tradizione orale italiana e alla musica popolare, in particolare quella contadina e di guerra. Fondatrice della scuola di musica popolare di Testaccio negli anni Settanta, è stata una pioniera nel suo settore e la scuola continua ad essere attiva ancora oggi.

Antonello Venditti ha ricordato la cantautrice come un simbolo per l’impegno civile e musicale. “Hai accompagnato noi giovani del folk nella lunga scoperta della vita insegnandoci il canto e le radici della nostra terra”, ha scritto il cantautore sui social.

Giovanna Marini ha conseguito il diploma in chitarra presso il conservatorio di Santa Cecilia e ha perfezionato i suoi studi con Andres Segovia.

Negli anni Sessanta, Giovanna Marini ha collaborato con importanti studiosi della tradizione popolare italiana come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Roberto Lydi, Gianni Bosio e Diego Carpitella. Nel 1964, a Spoleto, ha contribuito allo spettacolo Bella Ciao, suscitando scalpore tra il pubblico.

Nel 1966 ha pubblicato il suo primo album, “Vi parlo dell’America”, e nel tempo il suo lavoro ha acquisito sempre più rilevanza negli studi sull’etnomusicologia. Questo l’ha portata a ricoprire la cattedra di etnomusicologia presso la Scuola popolare di musica di Testaccio e all’università di Saint-Denis.

Nel 1989, in occasione dei 200 anni della Rivoluzione francese, ha musicato la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Negli anni, Giovanna Marini ha composto musiche per il teatro e per il cinema, collaborando con registi come Attilio Corsini, Marco Mattolini e Ascanio Celestini. Per il cinema, ha scritto le colonne sonore di diverse opere di Citto Maselli, Nanni Loy, Paolo Breccia, Giancarlo Cobelli e molti altri.

Il suo brano Bella Ciao è stato intonato lo scorso anno in occasione del 25 aprile del 2023, nella Garbatella.

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